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My Lady Jane e l’arte dell’ucronia: così la serie Prime riscrive la storia di Jane Grey

My Lady Jane, ispirata all’omonimo romanzo del 2016 di Jodi Meadows, racconta il periodo dei Tudor unendo la commedia all’ucronia...

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My Lady Jane, ispirata all’omonimo romanzo del 2016 di Jodi Meadows, racconta il periodo dei Tudor unendo la commedia all’ucronia e al fantasy: il risultato è una serie tv che intrattiene e fa divertire.

Gli storici devono astenersi dal guardare My Lady Jane. La serie tv Prime Video lo dice fin dall’inizio: si tratta di un prodotto che riscrive completamente la storia di Lady Jane Grey, regina d’Inghilterra e d’Irlanda per nove giorni dal 10 al 19 luglio 1553. La Storia ci insegna che la consorte fu deposta e condannata a morte di Maria I per evitare una sommossa protestante. My Lade Jane, invece, ipotizza che la futura regina sia riuscita a sopravvivere e sia ora determinata a riscrivere il proprio destino. Così, nell’Inghilterra del Sedicesimo secolo, Jane è costretta dalla sua famiglia a sposare Lord Guildford Dudley. Lei, in quanto cugina di Edoardo VI , è in linea di successione al trono. Oltre a guardarsi le spalle dalle minacce interne al suo regno, l’Inghilterra deve vedersela anche con gli Etiani, umani che possono assumere forma animale. Gli umani comuni, noti come Veritiani, hanno iniziato una vera e propria campagna di odio verso gli Etiani per cacciarli dalla società ed isolarli. Come riuscire quindi a mantere saldo il potere della corona e, allo stesso tempo, scongiurare una guerra tra le due fazioni?

My Lady Jane è la risposta ironica a Bridgerton

Period drama, che passione: My Lady Jane è solo una delle tante (ma non ultima) serie tv in costume, un genere che appassiona da sempre il pubblico. Sia che si tratti di opere di pura fantasia – come Bridgerton – sia di produzioni ispirate a fatti realmente accaduti – come appunto My Lady Jane – il period drama è un genere intramontabile. Se Bridgerton, basata sulla saga letteraria omonima di Julia Quinn, rievoca la Regency Era della Londra di inizio Ottocento, attraverso una sfarzosa ricostruzione del periodo tra glamour e sensualità, la serie Prime Video è ambientata due secoli prima ma il suo scopo non è quello di fare una lezione di storia, piuttosto di intrattenere chi guarda. My Lady Jane condivide con Bridgerton il tocco moderno, tramite personaggi forti e indipendenti e una colonna sonora tutta da ballare. La prima è una serie rock e tosta, la seconda molto più romantica. Una è ironica e non si prende sul serio, l’altra fa sognare con le storie d’amore dei fratelli Bridgerton, ciascuna esplorata in ogni stagione.

Non mancano antagonisti, arrampicatori sociali (Frances, la madre di Jane, è un arrivista peggio di Portia Featherington, la mamma di Penelope in Bridgerton), ma anche playboy dal cuore tenero (Lord Guildford Dudley è un mix tra Anthony e Benedict Bridgerton) che farebbero di tutto per la propria amata. My Lady Jane aggiunge il fantasy per rendere la storia surreale, a tratti grottesca, e raccontando un’assurda guerra tra uomini e animali. L’ironia è un escamotage per esplorare la paura dello straniero, di quel qualcuno diverso da noi che percepiamo come una minaccia.

My Lady Jane è la storia di una donna che avuto il coraggio di cambiare il suo destino

La Storia è stata crudele con Jane Grey, ma il romanzo di Jodi Meadows e poi la serie tv le hanno permesso di avere una seconda occasione. Dotata di coraggio e di intraprendenza, la protagonista interpretata da Emily Bader sfida il suo destino e decide di cambiarlo, affrontando pericoli e avventure in un universo alternativo. Nella realtà, Jane Grey è una figura che si è persa nelle pagine di Storia, finché Prime Video non ha deciso di portarla sullo schermo, donandole coraggio, libertà e sentimento. A volte, la narrazione di My Lady Jane raggiunge picchi grotteschi, ma viene compensata dall’ilarità dei suoi personaggi e dalla consapevolezza che tutta la storia è puramente riscritta per il gusto di creare spettacolo.

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