Intervista alla Dottoressa Martina Truppo
Diverse ricerche sulle relazioni amorose dimostrano che in vacanza le coppie tendono di più a litigare che negli altri periodi dell’anno.
Dalla meta per la vacanza, alla scelta degli amici con i quali partire, numerose sono le tematiche delle discussioni della coppia che col caldo e il fatto di trascorrere più tempo insieme si amplificano.
Questi litigi gettano le basi per tradimenti e per la fine stessa della relazione. Difatti si stima che agosto è uno dei mesi in cui numerose sono le coppie che “scoppiano”. La vacanza spesso si trasforma in una “prova da affrontare” per la coppia per capire diverse dinamiche di essa e per focalizzarsi su problematiche che sono alla base ma che durante gli altri mesi dell’anno, presi dai propri impegni e soprattutto dal poco tempo trascorso insieme non emergono.
Sul perché le coppie litigano più spesso e di più durante le vacanze e su come riconoscere i segnali di un potenziale “crisi”, ne parliamo con la Dottoressa Martina Truppo, psicoterapeuta sistemico relazionale, sessuologa e team leader di Unobravo.
Dottoressa Truppo, perché in vacanza ci registrano più litigi tra le coppie rispetto ad altri periodo dell’anno?
L’estate è la stagione in cui si esce più spesso, ci sono più attività da svolgere e i fattori che entrano in gioco all’interno di una coppia sono molteplici. Di base le interazioni tra i partner aumentano e, di conseguenza, anche le possibilità di incappare in confronti o spiacevoli discussioni. Soprattutto in vacanza, quando la routine viene sconvolta e ci si trova sprovvisti dei consueti metodi di “fuga” utilizzati durante l’anno (ad esempio andare in palestra, al bar con gli amici o semplicemente andare a lavoro), la coppia si trova a gestire una serie di incastri comunicativi e organizzativi piuttosto complessi.
Quali sono le principali motivazioni alla base di queste discussioni?
Al di là degli attriti pre-esistenti che caratterizzano ogni coppia, in particolare le principali discussioni estive avvengono sulla meta delle vacanze e sulla compagnia. Infatti, i partner possono avere un ideale di ferie contrapposto: c’è chi ama andare in montagna e chi al mare, chi preferisce un all inclusive senza pensieri e chi parteggia per l’avventura. Il solo mettersi d’accordo sul tipo di vacanza può essere un’impresa. Per di più, se vi sono altri componenti, come amici, altre coppie o famiglia, la questione si complica. Le persone hanno ritmi ed esigenze differenti per cui più sono gli attori coinvolti e più è difficile trovare un equilibrio. Spesso si tende a lasciar correre per mantenere un clima disteso all’interno del gruppo, riversando poi tutto il disappunto compresso sul partner, soprattutto nel caso in cui le vacanze siano con le rispettive famiglie.
Come riconoscere una discussione costruttiva?
Le discussioni costruttive sono quelle in cui si affronta il problema in modo diretto e sincero, senza omissioni. Ci si dice tutto con i dovuti toni e parole rispettose, deponendo asce di guerra e uscendo dalla logica del perdente-vincente. Quando si discute l’obiettivo deve essere trovare un compromesso e non individuare chi ha ragione o torto. Porsi in una posizione di ascolto e mostrare il proprio sentire permettono di creare quell’empatia necessaria a oltrepassare la rabbia. Infatti, è importante evitare di inferire cose su quanto l’altro dice o fare allusione a eventi passati. Quando conduco una terapia di coppia dico sempre ai due partner che sanno benissimo qual è il punto di rottura dell’altro in ogni discussione, per cui è importante disinnescare la bomba che farebbe scoppiare tutto e dirigere la conversazione verso qualcosa di sterile.
Che ruolo ha la gelosia in questo tipo di litigi e discussioni estive?
Sicuramente la gelosia è uno dei temi estivi tra le coppie, specie quando si fanno viaggi tra amici senza il partner. È normale provare una quota di gelosia quando si è lontani e temere che l’altr* possa essere attratto da altre persone. Tuttavia, è importante preservare i propri spazi individuali e ritagliarsi momenti per coltivare le amicizie d’estate, anche attraverso viaggi che rafforzano la fiducia all’interno della coppia.
Amare significa davvero guardare nella stessa direzione (anche in vacanza)?
Direi che amare significa avere una direzione condivisa, non necessariamente uguale. Come detto in precedenza, le persone hanno ritmi, desideri, inclinazioni e obiettivi diversi. Il rispetto della diversità è alla base di una buona relazione, far prevalere sempre la visione di uno o obbligarsi a fare le stesse cose può essere deleterio a lungo andare. La coppia deve tollerare la diversità e fare di questa il proprio punto di forza per incuriosirsi a vicenda e, perché no, scoprire nuovi lati di sé.
Quando queste discussioni sono il segnale che la coppia “sta scoppiando”?
Le discussioni in sé non sono mai segnale di rottura, anzi è necessario che avvengano per permettere alla coppia di evolversi. Tuttavia quando la frequenza aumenta, i toni sono accesi, mancano l’ascolto e l’empatia (il classico “parlo e non mi capisci”), allora è il caso di fare un passo indietro e capire in che modo il proprio contributo non sta diventando costruttivo.
Un consiglio per affrontare al meglio questo tipo di conflitti in vacanza…
Direi di considerare la vacanza come un momento di training che può essere utile ad entrambi per mettersi in gioco nel trovare punti di accordo. Durante una relazione si affrontano momenti difficili ben più critici di una vacanza, per questo bisogna cogliere l’occasione di sperimentarsi in un clima relativamente rilassato e imparare a comunicare con l’altro. Mostrate il vostro punto di vista con rispetto e senza accuse, ascoltate cosa l’altro ha da dire e ricordatevi: la ragione non sempre serve.
E invece per quelle coppie che non ce la fanno a superare momenti di questo tipo, come affrontare la fine di una relazione?
La fine di una relazione comporta una vera e propria elaborazione paragonabile a un lutto. A seconda del tempo condiviso, della progettualità e dei motivi che spingono alla separazione, bisogna prendersi del tempo per capire come ricominciare e abituarsi all’assenza dell’altro. Qualora questo processo risulti molto complesso, la psicoterapia individuale può offrire un prezioso supporto. Infine, alcune coppie possono decidere di ricorrere alla terapia anche per esplorare modalità sane e costruttive con cui affrontare la separazione.