Concorso Docenti 2024: uscito il bando, ecco i posti

L’ 11 dicembre 2024 è stato un giorno cruciale per il sistema scolastico italiano

Con la pubblicazione ufficiale del bando per il secondo concorso docenti previsto dalla fase transitoria del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).Questo concorso, che ha come obiettivo il reclutamento di insegnanti per le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria, concluderà la fase di iscrizioni il 30 dicembre 2024. Nonostante rappresenti una grande opportunità per migliaia di aspiranti docenti, la sua portata è decisamente più limitata rispetto al primo concorso PNRR, con meno posti disponibili.

Il concorso fa parte della strategia del Governo italiano di potenziare il settore dell’istruzione attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’obiettivo generale è quello di assumere fino a 70.000 docenti entro il 2026, una cifra che riflette la necessità urgente di garantire una didattica di qualità nelle scuole italiane. Tuttavia, l’idea di creare un bacino di nuovi insegnanti va di pari passo con le sfide che il sistema educativo si trova ad affrontare: uno dei problemi principali è il calo demografico, che ha un impatto diretto sulla quantità di studenti nelle scuole e, di conseguenza, sulla necessità di nuovi docenti.

I numeri del Concorso

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), che ha dato il via libera al concorso, ha autorizzato la creazione di 19.032 posti, suddivisi tra le diverse categorie di insegnamento. Di questi, infatti, 13.247 posti sono destinati al ruolo di insegnante su posto comune, mentre 5.785 sono riservati a chi desidera ricoprire il ruolo di insegnante di sostegno.

Queste disponibilità, purtroppo, rappresentano una percentuale limitata rispetto alle richieste di assunzione. Una delle caratteristiche principali di questo concorso riguarda la possibilità di partecipare solo per una regione, con alcune eccezioni. Chi intende concorrere per la scuola dell’infanzia e primaria deve scegliere una sola regione, mentre chi desidera partecipare sia per la scuola dell’infanzia che per la scuola secondaria può indicare due regioni diverse, essendo questi due concorsi distinti. La possibilità di presentare domanda per la scuola primaria e secondaria rappresenta un’opportunità in più per gli aspiranti docenti, che possono così ampliare la loro scelta e aumentare le possibilità di successo. Tuttavia, la limitazione delle regioni e la divisione tra i vari gradi di scuola comportano anche una maggiore difficoltà nella gestione delle domande e nella possibilità di ottenere un posto.

L’impatto del calo demografico

Una delle cause principali della riduzione del numero di posti per il concorso docenti potrebbe essere, come accennato sopra, il calo demografico che sta interessando l’Italia negli ultimi anni. La diminuzione della natalità e l’emigrazione dei giovani all’estero hanno portato a una progressiva riduzione degli studenti nelle scuole italiane. Questo fenomeno, purtroppo, non è solo una preoccupazione per l’istituzione scolastica, ma anche per il futuro dell’occupazione docente. Infatti, mentre da un lato il Governo mira ad assumere nuovi insegnanti, dall’altro si trova a dover fare i conti con una domanda di personale che, di anno in anno, potrebbe non essere più così elevata. Il calo demografico ha avuto già un impatto evidente sugli organici scolastici. Gli ultimi anni hanno visto la chiusura di numerosi plessi scolastici, soprattutto nelle aree rurali, e una riduzione dei posti di lavoro in molte regioni. Il risultato è che, a fronte della necessitá di un numero di docenti ridotto, le possibilità di immissione in ruolo sono limitate. Questo, se da un lato rappresenta una strategia necessaria per adattarsi alla nuova realtà demografica, dall’altro crea un clima di incertezza e frustrazione per gli aspiranti insegnanti.

In soldoni, sarà più dura entrare nel mondo della scuola, ma certamente vale la pena provare visto che questa rappresenta un’altra opportunità per gli aspiranti docenti.