Ti volevo dire che supererai questo dolore di Mattia Ollerongis. Recensione

Uno degli scrittori più acclamati e seguiti sui social, edito a Sperling & Kupfer.

Ancora una volta Ollerongis è tornato con una storia d’amore che si legge tutto d’un fiato e che farà sussultare il cuore dei lettori che inevitabilmente si ritroveranno ad identificarsi nelle emozioni e negli stati d’animo narrati. Ollerongis si contraddistingue per la sua scrittura intimistica e profonda e per uno stile lineare e semplice alla portata di tutti e che ben si presta a connettersi con il lettore senza uso di artifizi e soprattutto tratta tematiche esistenzialiste con spontaneità e autenticità senza cadere nell’ermetismo ostentato.

La storia di un rapporto disfunzionale

I protagonisti di questo libro sono Giulia e Matteo tra i quali nasce una storia d’amore intensa, come una sorta di “colpo di fulmine” che però è destinato a placarsi alla prima tempesta in agguato. In effetti Giulia si rende subito conto che improvvisamente Matteo cambia atteggiamento nei suoi confronti, Comincia ad essere morboso e geloso delle sue amiche che considera una minaccia alla felicità del loro rapporto.

Col passare del tempo e in seguito a diverse vicende Giulia impara ad aprire gli occhi sulla relazione con Matteo rendendosi conto che sta diventando sempre più soffocante e che le impedisce di vivere serenamente fino a quando giungerà ad un “punto di non ritorno” che dovrà affrontare a pieno per capire dove la loro relazione sta procedendo e se vale la pena viverla ancora.

Dirsi addio

La tematica della fine di una relazione disfunzionale viene affrontata da Mattia Ollerongis in maniera profonda e coinvolgente per il lettore. È una tematica non facile da affrontare ma ancora una volta l’autore si conferma all’altezza perché da vero conoscitore dell’animo umano sa tracciare e narrare le sfumature e le sfaccettature delle relazioni umane in maniera soddisfacente e coinvolgente.

Quante cose hai sopportato pur di non perdere qualcuno.  Per quanto tempo hai continuato ad aspettare la versione migliore di quella persona?” scrive Ollerongis nel suo libro e ci invita a riflettere su tutte le volte che ci è stato davvero difficile e doloroso tagliare “i rami secchi” nella propria esistenza, lasciare andare tutte quelle persone che non ci permettevano di evolvere perché non avevano assolutamente cura della nostra felicità in quanto troppo centrate su è stesse.

L’importanza della reciprocità

L’autore con questa storia ci fa capire quanto sia importante in una relazione l’autenticità e la reciprocità perché quando si ama non si pensa solo a ricevere ma anche a donare in maniera incondizionata. Le relazioni appaganti sono quelle che si costruiscono pezzo per pezzo, giorno dopo giorno insieme condividendo emozioni ed esperienze significative che danno valore al rapporto.

Scrivere la parola fine è di vitale importanza quando una relazione ci fa solo male, piuttosto che colorare la nostra esistenza sottrae l’entusiasmo e la voglia di vivere.

Ricominciare a vivere davvero

La storia di Giulia e Matteo ci fanno comprendere quanto sia difficile “dire addio” e ricominciare a vivere senza quella persona. All’inizio tutto sembrerà complicato ma bisogna pur chiudersi alle spalle una porta per poter scrivere un nuovo capitolo della propria esistenza in cui sentirsi in coerenza con ciò che si è, senza paura e limiti. Un grande insegnamento che si coglie è che le persone ci deludono perché inevitabilmente all’inizio di un rapporto nutriamo tante aspettative nell’Altro e proiettiamo su di esso i nostri desideri, il primo tra tutti quello di colmare il vuoto che ci portiamo dentro. Ma quel vuoto va affrontato in prima persona con coraggio e determinazione.  Solo così si può ritornare a credere nell’ amore e attrarre a sé relazioni sane senza nascondere la propria sensibilità e le proprie crepe che possono inevitabilmente tramutarsi in punti di forza.

“Ti volevo dire che supererai questo dolore” traccia gli otto passi da intraprendere per affrontare un percorso di rinascita in cui siamo noi i diretti protagonisti che meritiamo un amore all’altezza di ciò che siamo e in cui crediamo e che non abbiamo bisogno di compagnie per far passare il tempo ma di persone con le quali colorarlo di gesti concreti ed essenziali miranti alla cura reciproca. Una lettura che infonde speranza nei sentimenti più veri e autentici.