La fine dei supereroi al cinema? La Marvel che arriva al suo “canto del cigno”

captain america captain america

I recenti flop al cinema evidenziano dei gravi problemi nel mondo Marvel e dei supereroi.

Svogliatezza da parte del pubblico oppure sono cambiati i gusti? Un’analisi centrata su un fenomeno che è al suo giro di boa. C’è da fare un’approfondita considerazione su quello che sta accadendo attorno al cinema e al mondo dei supereroi Marvel. Un approfondimento che permette di ragionare su quanto è stato fatto fino ad oggi e se è giusto continuare a imboccare questa via. Tutto nasce da un problema strutturale e dal fatto che, dopo la pandemia, il pubblico è diventato più pigro e non è in cerca di prodotti nuovi e esaltanti, ma di qualcosa che lo possa confortare. I supereroi, soprattutto quelli della Marvel, fino al 2019 e al film di Avengvers: Endgame, hanno funzionato proprio perché hanno regalato al pubblico ore di evasione senza dimenticare di costruire una trama ad ampio raggio che si potesse intrecciare anni dopo anno, con la creazione di un multiverso condiviso. Quel film è stato uno spartiacque perché, nel bene e nel male, ha segnato un punto di svolta per i supereroi al cinema e un nuovo inizio per una saga che ha brillato quasi sempre per qualità e ricercatezza nelle storie. Qualcosa, però, è andato storto e i recenti flop al botteghino parlano chiaro. Perché la Marvel ha perso la sua magia? Perché quei personaggi così umani e imperfetti non riescono più a convincere il pubblico? Non si tratta di stanchezza e svogliatezza (non solo, almeno) ma dal fatto che tutto il comparto del cinema di intrattenimento non riesce più a bucare lo schermo. Cambiano i gusti, cambiano i temi e i film non si evolvono.

L’universo condiviso tra cinema e tv: un minestrone scotto e di poco gusto

Essenzialmente, ciò che ha portato la Marvel al punto di non ritorno è stato l’avvento delle serie tv e il proliferare della piattaforma streaming di Disney+. Da una parte è stato un grande momento di innovazione, un ponte tra due anime, ma è la costruzione in sé che non è stata mai solita. La Tv, infatti,  è diventata un’appendice del cinema, un modo per ampliare l’universo e far crescere i supereroi sotto lo stesso tetto. Bastava poco, in effetti, per dare agio a questo business di perseverare senza risultare eccessivo. Perché le idee c’erano ed erano anche positive.

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Da WandaVision alla serie di Loki, da MoonKight al progetto dedicato al Soldato D’Inverno: queste sono tutte serie tv valide che hanno dato agio ai personaggi di essere approfonditi e di spingerli verso nuovi orizzonti. Ma, alla luce di una forte richiesta da parte del pubblico, sono state realizzate altre appendici che di bello e buono non avevano proprio nulla e, di riflesso, queste storie sciatte e (troppo) inclusive hanno impedito di trovare la propria strada fuori la tv e lo streaming. Le due anime si sono unite da un filo rosso, ma quello stesso filo è troppo sottile per reggere il confronto.

Da Black Panther al nuovo Captain America: tutto diventa becera politica

Di conseguenza, se le serie Marvel hanno perso il loro appeal, al cinema le problematiche si sono presentare con ben altri problemi. Le storie non sono più coinvolgenti, la narrazione si è fatta lenta e poco arzigogolata, le scene di azione fine a stesse, e soprattutto, benché si sia riflettuto su temi comuni, si è dato troppo spazio alla politica woke e inclusiva e al racconto di una società fin troppo perbenista. Il che non deve essere visto come un’accezione negativa ma… se i temi di attualità impediscono al racconto di emergere e di perdere quella vena da intrattenimento, cosa resta della magia della Marvel? La Fase 4 e 5, infatti, anche se ha avuto numeri sostanziosi, non ha convinto i fan.

Non basta l’effetto nostalgia

A questo si aggiunge un cast del tutto nuovo, dopo l’addio dei volti noti, che è stato poco accattivante e poco seducente. Di fatti, ciò che (presto) accadrà con il quarto film dedicato a Captain America mostrerà quanto sia fallace tutto l’universo. E gli annunci altisonanti, i grandi ritorni e le sperimentazioni non bastano. Il pubblico non solo è diventato pigro ma è anche cresciuto e vive sotto il continuo effetto della nostalgia che non deve essere usato come arma, ma come scopo per migliorare e migliorarsi. E la Marvel, al momento, ancora non ha capito. Forse, la rivale DC – con i prossimi film – potrebbe aver capito come sopravvivere in un mondo che chiede sempre di più.