La piattaforma social “X”, precedentemente nota come Twitter, è rimasta in down per diverse ore nella giornata di oggi, causando disagi a milioni di utenti in tutto il mondo.
Elon Musk, proprietario della piattaforma, ha attribuito il blackout a un “massiccio attacco informatico” orchestrato da un grande gruppo o, potenzialmente, da un Paese.
In un post pubblicato sulla stessa piattaforma, Musk ha dichiarato: “C’è stato (e c’è ancora) un massiccio attacco informatico contro X. Veniamo attaccati ogni giorno, ma questo è stato fatto con molte risorse. È coinvolto un grande gruppo coordinato e/o un Paese.” Il magnate ha aggiunto che il team di sicurezza informatica di X sta lavorando per rintracciare i responsabili e ripristinare completamente il servizio.
Secondo quanto riportato, l’attacco ha avuto le caratteristiche di un DDoS (Distributed Denial of Service), un tipo di offensiva che sovraccarica i server di una piattaforma con un’enorme quantità di richieste, rendendola inaccessibile. Gli utenti hanno segnalato problemi sia nell’accesso all’applicazione che nella visualizzazione dei contenuti, con interruzioni intermittenti che hanno interessato diverse regioni del mondo.
L’attacco arriva in un momento di crescenti tensioni geopolitiche e di intensificazione delle attività di cyberwarfare. Secondo alcune fonti, il gruppo di hacker noto come “Dark Storm Team”, con presunti legami filo-palestinesi, avrebbe rivendicato la responsabilità dell’attacco. Questo gruppo è noto per attacchi sofisticati contro sistemi ad alta sicurezza e per aver promesso recentemente un’ondata di offensive contro i Paesi della NATO e i loro alleati.
L’incidente evidenzia ancora una volta la vulnerabilità delle infrastrutture digitali globali e la necessità di rafforzare le difese contro le minacce informatiche. Mentre il team di X lavora per ripristinare il servizio e identificare i responsabili, l’attacco rappresenta un monito per tutte le piattaforme tecnologiche: la sicurezza informatica non è mai stata così cruciale.