La Russia ha annunciato di aver abbattuto 337 droni ucraini durante la notte, in quello che il Ministero della Difesa ha definito “l’attacco più significativo contro il territorio russo dall’inizio del conflitto”. Tra questi, 91 droni sono stati intercettati nella regione di Mosca, mentre altri sono stati abbattuti in diverse aree, tra cui Kursk, Belgorod e Bryansk.
Secondo il comunicato ufficiale, i sistemi di difesa aerea russi hanno respinto un’ondata di attacchi coordinati, che hanno coinvolto droni kamikaze e UAV (veicoli aerei senza pilota) diretti verso obiettivi strategici. La regione di Kursk, al confine con l’Ucraina, è stata particolarmente colpita, con 126 droni abbattuti.
L’attacco ha causato danni materiali in alcune aree, ma non sono stati segnalati feriti gravi. Tuttavia, il traffico aereo è stato temporaneamente sospeso in diversi aeroporti della regione di Mosca, tra cui Domodedovo e Sheremetyevo, per motivi di sicurezza.
Questo attacco rappresenta un’escalation significativa nel conflitto, con Kiev che sembra intensificare l’uso di droni per colpire il territorio russo. Mosca ha definito l’operazione “un atto di provocazione” e ha promesso una risposta adeguata. Nel frattempo, una delegazione ucraina si prepara a incontrare rappresentanti americani in Arabia Saudita per discutere di una possibile soluzione diplomatica⁽
L’attacco notturno sottolinea la crescente complessità del conflitto e il ruolo sempre più centrale della tecnologia nei moderni scenari di guerra. Mentre Mosca rafforza le sue difese, l’attenzione internazionale rimane alta sulle implicazioni di questa escalation per la stabilità regionale e globale.

