Giornata difficile per Stellantis a Piazza Affari, dove il titolo ha chiuso con un calo del 5,8%, scendendo a 11,25 euro per azione. Il crollo segue le recenti dichiarazioni dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che hanno alimentato nuove incertezze sul futuro del settore automobilistico e delle relazioni commerciali transatlantiche.
Trump ha annunciato l’introduzione di nuovi dazi sulle importazioni di veicoli dall’Europa, una mossa che potrebbe colpire duramente Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA. L’azienda, che produce marchi iconici come Fiat, Jeep e Peugeot, è particolarmente esposta al mercato nordamericano, dove una parte significativa dei suoi veicoli viene esportata.
Gli analisti temono che i nuovi dazi possano aumentare i costi di produzione e ridurre la competitività dei veicoli Stellantis negli Stati Uniti, uno dei mercati chiave per il gruppo. “L’incertezza generata da queste politiche commerciali sta pesando sul sentiment degli investitori,” ha dichiarato un analista di Milano Finanza.
Il calo di Stellantis si inserisce in un contesto più ampio di difficoltà per il settore automobilistico europeo, già sotto pressione a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e delle sfide legate alla transizione verso i veicoli elettrici. La volatilità dei mercati finanziari, alimentata dalle tensioni geopolitiche e dalle politiche protezionistiche, sta ulteriormente complicando il quadro.
La giornata di oggi rappresenta un campanello d’allarme per Stellantis e per l’intero settore automobilistico europeo. Mentre gli investitori attendono chiarimenti sulle politiche commerciali statunitensi, il gruppo dovrà affrontare sfide significative per mantenere la sua posizione di mercato e proteggere la redditività. Il focus ora si sposta sulle prossime mosse del management e sulle strategie per mitigare l’impatto dei dazi.

