Recensione del libro “Geopolitica”di Manlio Graziano



“Geopolitica. Orientarsi nel grande disordine internazionale” è un saggio lucido e accessibile in cui Manlio Graziano, esperto di geopolitica e docente in Francia e negli Stati Uniti, accompagna il lettore alla scoperta delle dinamiche del potere globale contemporaneo.

Con uno stile diretto ma mai banale, Graziano offre una chiave di lettura per comprendere il complesso scenario internazionale, spesso caratterizzato da instabilità, rivalità e continui cambi di alleanze.

Uno dei punti di forza del libro è la capacità dell’autore di coniugare rigore accademico e chiarezza espositiva. Graziano evita il gergo tecnico fine a sé stesso e riesce a spiegare concetti anche sofisticati (come la distinzione tra potenza e influenza, o il ruolo della geografia politica) con esempi concreti e riferimenti attuali. Il saggio non si limita a un’analisi teorica: si confronta con la realtà del XXI secolo, dalla crisi dell’ordine liberale internazionale alla competizione tra Stati Uniti e Cina, passando per il ruolo ambiguo della Russia e le tensioni nel Medio Oriente.

Particolarmente interessanti sono le riflessioni sull’Europa e sulla difficoltà del continente nel ritagliarsi un ruolo autonomo nello scenario globale. Graziano non indulge in facili ottimismi e offre invece uno sguardo critico, ma necessario, sull’evoluzione della politica internazionale.

Geopolitica è un libro consigliato a chi vuole capire, senza scorciatoie ideologiche, le logiche profonde che muovono gli attori sulla scacchiera mondiale. Non serve essere esperti per apprezzarlo: è una lettura utile per studenti, appassionati e cittadini consapevoli che vogliono orientarsi nel “grande disordine” del nostro tempo.