Dazi: Prandini (Coldiretti), “Recuperare il vino da dazio al 15% a zero sarebbe un risultato fondamentale”

Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, torna a lanciare l’appello

Per salvaguardare la filiera agricola italiana colpita dall’aumento dei dazi negli Stati Uniti. Intervenendo durante La Piazza fa rumore, punto d’incontro politico promosso da Affaritaliani.it a Ceglie Messapica, Prandini ha sottolineato:

“La filiera agroalimentare rischia di essere fortemente danneggiata. Ci auguriamo di poter riprendere la trattativa, in particolare per il vitivinicolo, al fine di riportare l’aumento di tassazione, arrivato fino al 15%, alla soglia precedente.”
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Il tema è cruciale per il settore del vino italiano. Come conferma Confagricoltura, pur essendo il dazio al 15% un miglioramento rispetto all’ipotesi iniziale del 30%, il rischio rimane concreto. Questo accadrà se il vino non verrà inserito nella lista dei prodotti a dazio zero. In caso contrario, il danno stimato potrebbe ammontare a 317 milioni di euro nei prossimi 12 mesi.

Prandini, da sempre impegnato sul fronte diplomatico, ha ribadito che la sola mitigazione del dazio non basta. Serve una vera diplomazia commerciale per ottenere stabilità e protezione per i produttori italiani.

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