Un terremoto scuote il settore del trasporto aereo e del turismo alla vigilia di Natale. L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha annunciato ieri l’irrogazione di una sanzione amministrativa di 255,7 milioni di euro nei confronti di Ryanair.
L’accusa è pesante: abuso di posizione dominante. Secondo l’Autorità, il vettore low cost irlandese avrebbe attuato, tra il 2023 e il 2025, una strategia sistematica per ostacolare le agenzie di viaggio (sia fisiche che online) nell’acquisto dei biglietti aerei sul proprio portale.
L’indagine dell’Antitrust ha evidenziato come Ryanair abbia sfruttato la propria quota di mercato in Italia (che sfiora il 40% dei passeggeri) per imporre un modello di distribuzione diretta, penalizzando gli intermediari.
Le condotte contestate includono:
Ostacoli tecnologici: Implementazione di barriere tecniche sul sito web per impedire alle agenzie di completare le prenotazioni.
Verifica facciale discriminatoria: Procedure di riconoscimento biometrico richieste esclusivamente agli utenti che acquistavano tramite agenzie, rendendo il processo lento e oneroso.
Esclusione dalle tariffe promozionali: Limitazione dell’accesso alle tariffe più basse per chi non acquistava direttamente dal canale ufficiale.
“Ryanair ha attuato una complessa strategia per rendere più difficile e tecnicamente oneroso l’acquisto dei voli da parte delle agenzie, limitando così la possibilità per i consumatori di confrontare i prezzi e acquistare pacchetti turistici integrati”, si legge nella nota dell’AGCM.
La risposta della compagnia guidata da Michael O’Leary non si è fatta attendere. Ryanair ha definito la decisione “giuridicamente infondata e patetica”, annunciando un ricorso immediato presso i tribunali amministrativi.
Secondo il vettore irlandese:
Il modello di vendita diretta garantisce i prezzi più bassi ai consumatori.
Le agenzie di viaggio online (OTA) vengono spesso definite “pirati” che aggiungono commissioni ingiustificate.
La sanzione contraddirebbe precedenti orientamenti giurisprudenziali che riconoscono la libertà commerciale dei vettori.
Cosa cambia per i passeggeri?
Nonostante la multa record, l’impatto immediato sui voli è nullo: l’operatività resta regolare. Tuttavia, l’Antitrust ha ordinato a Ryanair di rimuovere ogni ostacolo tecnico e di cessare le condotte discriminatorie. Se la sentenza dovesse reggere ai ricorsi, i viaggiatori potrebbero tornare a trovare i voli Ryanair più facilmente all’interno di pacchetti turistici e portali di comparazione, senza subire blocchi o procedure di verifica extra.
