Papa Leone XIV, messa della notte di Natale: “Contro le tentazioni di dominio, Dio si fa uomo”


Una notte di pioggia e fede intensa quella che ha avvolto Piazza San Pietro per la tradizionale Messa della Notte di Natale.

Papa Leone XIV, con un gesto che ha rotto il rigido protocollo vaticano, ha aperto la serata con un momento di straordinaria vicinanza umana. È uscito a sorpresa tra i fedeli prima dell’inizio della celebrazione.

Il fuori programma sotto la pioggia.
Mentre migliaia di pellegrini erano accampati sotto gli ombrelli in attesa dell’apertura della Basilica, il Pontefice è apparso sul sagrato. Senza paramenti solenni, ma con la semplicità che sta caratterizzando il suo magistero, ha voluto salutare personalmente i presenti.

“Grazie per essere venuti anche sotto la pioggia,” ha esclamato Leone XIV ai fedeli visibilmente commossi. “La vostra costanza è il primo segno di questa luce che cerchiamo.” Il Papa si è trattenuto per alcuni minuti. Ha scambiato strette di mano e benedizioni rapide, prima di rientrare per prepararsi alla liturgia.

Durante la solenne celebrazione all’interno della Basilica di San Pietro, il cuore del messaggio di Leone XIV è stato un duro monito contro le logiche del mondo. Il Papa ha centrato la sua omelia sul contrasto tra la potenza umana e la piccolezza divina.

“Dio non arriva con la forza del dominio, ma con la fragilità di un bambino,” ha affermato il Pontefice. “Mentre il mondo si lacera sotto le tentazioni di dominio, di possesso e di sopraffazione, Dio sceglie di farsi uomo. Lo fa per servire, non per essere servito.”

I punti salienti del discorso:
Il rifiuto dell’egoismo: Il Papa ha invitato a guardare al presepe come antidoto all’orgoglio.
La pace come scelta: Un richiamo ai conflitti globali, sottolineando che il “dominio” porta solo cenere. L’umiltà, invece, costruisce ponti.
La vicinanza agli ultimi: “Il Natale ci dice che Dio si trova dove non c’è potere, ma dove c’è bisogno.”

La celebrazione, seguita in mondovisione da milioni di persone, si è conclusa con il tradizionale canto del Tu scendi dalle stelle. Il Bambinello è stato deposto nel presepe della Basilica.

L’attenzione si sposta ora a mezzogiorno di domani. Papa Leone XIV si affaccerà dalla Loggia Centrale per il Messaggio Natalizio e la Benedizione Urbi et Orbi. Nonostante la stanchezza e il maltempo, il Pontefice ha dimostrato ancora una volta di voler essere, prima di tutto, un pastore tra la sua gente.