Dmitry Muratov, caporedattore di Novaya Gazeta e Premio Nobel per la Pace 2021, è stato aggredito in Russia, sul treno Mosca-Samara.
Secondo quanto denunciato dallo stesso Muratov sul canale Telegram del giornale, alcuni sconosciuti gli avrebbero gettato addosso vernice rossa ad olio e acetone.
Il giornale e le oscure morti di cinque giornalisti
Novaya Gazeta (letteralmente tradotto con Nuovo Giornale) è un periodico libero, il più famoso giornale russo indipendente che esce con la cadenza di tre volte a settimana a Mosca e a San Pietroburgo. È stato fondato nel 1993 da Michail Gorbačëv, che è ad oggi uno dei suoi azionisti più attivi, e ha pubblicato importanti inchieste su casi di corruzione.
Più volte la testata è stata costretta dal Cremlino a sospendere le sue pubblicazioni. Il 28 febbraio ha interrotto la sua attività web e in cartaceo dopo aver ricevuto un nuovo avviso da Roskomnadzor, agenzia federale russa per i mezzi di comunicazione. Le pubblicazioni sono sospese fino al termine dell‘operazione speciale sul territorio dell’Ucraina, ovvero l’invasione russa, che i redattori citano con la definizione ufficiale, imposta dalle autorità russe.
In 29 anni sono già stati assassinati, o morti in circostanze misteriose, almeno cinque giornalisti che lavoravano alla testata. Il caso più clamoroso è stato quello di Anna Politkovskaja, uccisa a colpi di arma da fuoco nell’ascensore della sua abitazione nel 2006 a Mosca. Un brutale assassinio che ancora oggi rimane senza mandanti.