Back to the 2022: oltre il processo Depp-Heard, ci sono due esseri umani

Gettato fango sia su Depp che sulla Heard, ma entrambi avrebbero bisogno di privacy

Il processo dell’anno è giunto al termine, e l’attore Johnny Depp ha vinto la causa contro la ex moglie Amber Heard.

Al di là delle motivazioni del processo, che affronteremo poco più avanti, quello che doveva essere un momento delicato di una vicenda terribile si è trasformato in un vero e proprio evento, già in lizza per diventare la prossima serie tv.

”La giuria mi ha restituito la vita”, ha detto Depp appena uscito dalla sala di tribunale che l’ha visto vincitore della causa milionaria per diffamazione contro l’ex moglie Amber Heard.

“Sono davvero onorato”, ha aggiunto. Depp riceverà dunque un risarcimento di 15 milioni di dollari.

Le parole dell’attore

Sei anni fa è cambiata per sempre la mia vita, la vita dei miei figli, delle persone a me più vicine e di tutte quelle persone che per tanti anni mi hanno sostenuto e hanno creduto in me. Tutto questo in un battito di ciglia“, ha detto Depp in lungo post sui social media. “Accuse false, molto gravi, per condotte criminali sono state mosse contro di me attraverso i media“, ha aggiunto ricordando “la raffica senza fine di contenuti senza odio” che lo hanno investito “sebbene nessuna accusa sia mai stata formalizzata. In un nano secondo tutto questo ha fatto per due volte il giro del mondo e ha avuto un impatto devastante sulla mia vita e sulla mia carriera. Dopo 6 anni, la giuria mi ha ridato la vita“, ha proseguito.

La mia decisione di portare avanti questa causa, sapendo molto bene quanto fossero alti gli ostacoli legali che avrei dovuto affrontare e sapendo che inevitabilmente la mia vita sarebbe diventata uno show, è stata presa solo dopo una lunga riflessione. Fin dall’inizio, l’obiettivo era quello di rivelare la verità, indipendentemente dall’esito” del processo. “Il meglio deve ancora venire e un nuovo capitolo è finalmente iniziato. Veritas numquam perit. La verità non muore mai“, ha concluso.

No, non siamo in una serie tv

Ma se il processo si è concluso con quella che l’attore ha definito “una verità che non muore mai”, questo caso ha aperto la discussione su diversi temi importanti.

Tutto ha inizio quando l’attore americano Johnny Depp ha citato in giudizio la sua ex moglie con l’accusa di diffamazione, chiedendo 50 milioni di dollari di risarcimento. Il motivo? Amber Heard aveva scritto in un articolo di aver subito maltrattamenti e abusi fisici da parte dell’ex marito. Durante il “processo degli orrori”, così rinominato dai media, non solo sono emersi particolari agghiaccianti della vicenda, dalle violenze reciproche all’abuso di droga e alcool, ma per un istante il mondo sembra essersi dimenticato che i due protagonisti sono esseri umani, e almeno non in quel caso, attori. La stessa attrice, che non gode degli stessi fan dell’attore di Jack Sparrow, parlando davanti alla corte del tribunale della Virginia, ha avuto un crollo emotivo. Amber ha infatti detto di aver ricevuto “centinaia di minacce di morte regolarmente, se non quotidianamente” durante le ultime settimane: “Migliaia da quando questo processo è iniziato. Persone che mi deridono, deridono la mia testimonianza di essere stata aggredita… È stato straziante. La cosa più agonizzante, dolorosa e umiliante che abbia mai dovuto affrontare”, ha dichiarato visibilmente scossa. “La gente vuole uccidermi, e me lo dicono ogni giorno. La gente vuole mettere la mia bambina nel microonde, e me lo dicono”, ha detto ancora riferendosi a sua figlia Oonagh Paige, nata nell’aprile 2021 da madre surrogata. “Questo è orribile. Questo è doloroso. E questo è umiliante per qualsiasi essere umano”, ha concluso in lacrime.

Perché per tutti Johnny Depp aveva già vinto prima della sentenza?

Fin da subito la piega che il processo stava prendendo era piuttosto evidente. Non solo perché la disputa è diventata in breve tempo un caso mediatico (su cui si sta pensando addirittura di fare una docu-serie e altre sono già uscite) ma anche per la sua viralità sui social. Su TikTok i video che raccontano il processo sono numerosi e la stessa NBC ha trasmesso tutto tramite una diretta. Chiaramente perdere la percezione di realtà è facile e gli hater si sono dimenticati che a sottoporsi a questa pesante esperienza sono due persone. Subito ci sono stati gli schieramenti, che hanno visto la maggior parte delle persone a favore di Depp, che è passato in poco tempo da carnefice a vittima. I fatti, o meglio il processo, parla chiaro, tant’è che quasi tutte le testimonianze della Heard sono state smentite dalla bravissima Camille Vasquez, l’avvocato di Depp, che in una arringa finale sembra avere convinto proprio tutti. “C’è un molestatore in quest’aula, ma non è Johnny Depp”, ha dichiarato.

Perché non esiste uno sguardo imparziale?

Come anticipato il caso è virale sui social, così come lo sono gli insulti alla Heard.Casi simili finiscono per fare da catalizzatore a una rabbia sociale che spesso non ha molto a che vedere con le persone implicate o con i fatti”, spiega Beatrice Spallaccia, ricercatrice dell’Università di Bologna e autrice di It’s a Man’s World al Corriere della Sera, che indaga il fenomeno dell’hate-speech misogino. “Siamo di fronte a pregiudizi nel senso etimologico del termine”, spiega, “giudizi dati prima ancora di sapere e basati sul genere”. A testimonianza di ciò basta fare un breve giro per il web o sui social media e i commenti che si trovano sono questi: “Johnny è un essere umano straordinario, Amber è crudele, un disastro ferroviario umano”, scrive un utente con un nickname maschile, e poi “Secondo me, è psicopatica, sociopatica e narcisista”, gli fa eco un altro account, associato questa volta a un nome femminile. E ancora: “Heard è letteralmente la peste bubbonica”, “Ascoltarla mi fa venire voglia di vomitare”, “Provo pena per sua figlia”. Gli insulti irripetibili e le minacce di morte non mancano.

Nessuno ne uscirà vincitore

Un dito mozzato, lividi, tradimenti, escrementi sul letto, video fatti di nascosto. Questi sono solo una piccola parte di ciò che è emerso dalle testimonianze. Ma se ci si ferma un secondo e ci si domanda chi ne uscirà vincitore la risposta non è ovvia. Come ben sappiamo la carriera di Johnny Depp, dopo le accuse, ha subito un declino terribile. Forse tra tutte le porte chiuse la più nota è stata quella che l’ha allontanato da un film molto noto. L’attore è stato allontanato dal cast di Animali Fantastici 3 dopo un solo giorno di riprese proprio a causa dei problemi legali con l’ex-moglie, cosa che ha costretto lo studio a “chiedere” all’attore di rinunciare al suo ruolo e affidando il ruolo di Grindelwald a Mads Mikkelsen. Dal canto suo anche la Heard, oltre alla gogna mediatica, ha dovuto rinunciare al suo ruolo in Aquaman. Tale scelta non dipenderebbe solo dal processo, infatti sarebbe stato ribadito che il motivo era dovuto anche a scelte di casting. Come dichiarato: “Non c’era chimica tra i due – ha detto Walter Hamada, presidente della Warner Bros DC Films durante il processo – editorialmente sono riusciti a far funzionale la storia nel primo film, ma eravamo preoccupati che avrebbe richiesto enorme sforzo in seguito e che forse fosse meglio fare un recast, trovare quando con un’alchimia più naturale con Jason Momoa”.

Insomma, di vincitori in questa faccenda non ne compaiono, nessun arricchimento sotto nessun punto di vista. 

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