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Draghi si dimette. Mattarella incontra nel pomeriggio i presidenti di Camera e Senato

Dopo il voto in aula il premier ha deciso di lasciare l’incarico. Il presidente della repubblica dovrebbe sciogliere le camere...

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Dopo il voto in aula il premier ha deciso di lasciare l’incarico. Il presidente della repubblica dovrebbe sciogliere le camere

Brunetta e Gelmini lasciano Forza Italia per il mancato sostegno del partito al governo

Dopo il voto di ieri al senato che ha sancito lo strappo di Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle e il governo,  il premier Draghi si è recato al Quirinale per rassegnare le dimissioni. Nel pomeriggio il presidente della Repubblica Mattarella incontrerà i presidenti di Camera e Senato Fico e Casellati. Dopo l’incontro il capo dello Stato dovrebbe annunciare nuove elezioni, che secondo alcune indiscrezioni potrebbero tenersi il 18 o il 25 settembre.

Brunetta e Gelmini lasciano Forza Italia

Il voto di fiducia ha avuto ripercussioni sui partiti al governo. Due ministri di Forza Italia, Brunetta e Gelmini, esponenti dell’ala governista del partito, hanno lasciato la formazione politica con la quale sono stati eletti. ‘Non sono io che lascio, ma è Forza Italia, o meglio quel che ne è rimasto, che ha lasciato se stessa e ha rinnegato la sua storia“. Ha spiegato in una nota il ministro della Pubblica amministrazione Brunetta. “Non votando la fiducia a Draghi, il mio partito ha deviato dai valori fondanti della sua cultura: l’europeismo, l’atlantismo, il liberalismo, l’economia sociale di mercato, l’equità, i cardini della storia gloriosa del Ppe, a cui mi onoro di essere iscritto, integralmente recepiti nell’agenda Draghi e nel pragmatismo visionario del Pnrr”. Ha concluso Brunetta.

Dello stesso tono anche le dichiarazioni della Gelmini, ministra degli Affari regionali, che ieri ha annunciato l’uscita da Forza Italia: “In un momento drammatico per la vita del Paese, mentre nel cuore dell’Europa infuria la guerra e nel pieno vortice di una crisi senza precedenti, una forza politica europeista, atlantista, liberale e popolare oggi avrebbe scelto di stare, senza se e senza ma, dalla parte di Mario Draghi. Forza Italia ha invece definitivamente voltato le spalle agli italiani, alle famiglie, alle imprese, ai ceti produttivi e alla sua storia, e ha ceduto lo scettro a Matteo Salvini“.

Le reazioni dei mercati

Dopo le dimissioni di Draghi l’indice Mib della borsa di Milano è calato del 1,4%, mentre lo spread tra il Btp e il Bund tedesco è aumentato a 231 punti. Le borse europee invece sono fondamentalmente stabili.

Le reazioni dall’estero

Un omaggio a Draghi è arrivato dalla segretaria di Stato francese agli Affari europei, Laurence Boone, che intervistata da radio France Inter ha dichiarato: “Quando si ha un’Europa solida, nessuno tenta di attaccarla. L’Italia adesso entrerà in un periodo che forse sarà un po’ meno stabile che quello che abbiamo avuto in precedenza. Voglio rendere omaggio a Mario Draghi che è uno statista eccezionale, un partner della Francia. Abbiamo visto quanto abbiamo lavorato bene insieme. E’ un pilastro dell’Europa“.

Boone nonostante il momento di instabilità politica che si è aperto in Italia ha speso parole rassicuranti: “Si apre un periodo di incertezza e i periodi di incertezza non rendono mai tranquilli. Ma vi ricordo che durante il Covid-19, che è stato anche un periodo di grande incertezza, abbiamo saputo fare un debito comune e questo fornisce all’Unione europea una base molto forte. Un indebitamento comune e solidale che ha permesso di aiutare i Paesi più colpiti“.

Il presidente ucraino Zelensky ha espresso su Twitter la propria riconoscenza verso il premier italiano: “Sinceramente grato a Mario Draghi per l’incrollabile sostegno all’Ucraina nel combattere contro l’aggressione russa e difendere i comuni valori europei, la democrazia e la libertà. Continueremo a lavorare per sviluppare la cooperazione tra Ucraina e Italia, sono convinto che il sostegno attivo dell’Italia al popolo ucraino continuerà”.

La presidente del Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, la spagnola Iratxe Garcia Perez invece, si è espressa duramente contro i partiti che non hanno votato la fiducia a Draghi: “Preoccupazione per l’evolversi della crisi di governo in Italia. I populisti assieme al PPE sono i responsabili di questa situazione”. Ha scritto su Twitter Perez.

Dagli Stati Uniti è arrivato un elogio all’operato di Draghi tramite una nota di un portavoce del dipartimento di Stato americano: “La leadership italiana sotto la guida del premier Mario Draghi è stata essenziale nel mettere impegni ambiziosi sul clima alla COP26, nel forgiare una risposta senza precedenti dell’Ue e della Nato alla guerra della Russia in Ucraina e nel promuovere gli interessi comuni di Stati Uniti e Italia nella regione del Mediterraneo“. Un passo successivo della nota specifica che da Washington esprime: “rispetto e sostegno per il processo costituzionale e lo stato di diritto“.

Marco Orlando

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