Francesco Giro ex Senatore di FI smonta opuscolo di Vannacci pieno di strafalcioni.
“Quando assisto alla sceneggiata di una classe dirigente che litiga sul caso di un generale che scrive un libretto non so se ridere o piangere. E’ la classica polemica ferragostana furbescamente alimentata per vendere un pamphlet, un opuscolo assai banale. Per accorgersene basta leggere le prime righe del primo capitolo. Il riferimento a Cartesio assolutamente sbagliato e inesatto”. Così Francesco Giro, ex senatore di Forza Italia, che poi argomenta: “A leggere il generale, dal principio del ‘cogito ergo sum’ scaturirebbe una forma esasperata di solipsimo ( tutto nasce per Cartesio dalle nostre percezioni e pensieri) . Ma costui non conosce niente del sistema filosofico cartesiano che era (come in Leibniz e Spinoza) metafisico. Cartesio non era un sensista ma un metafisico. Il suo sistema parte addirittura dall’idea innata di Dio. Il cogito di Cartesio non è un banale principio materialista. Il generale arriva a dire che dal Cartesio nascono aberrazioni come il terapiattismo. Ma che idiozia! Perché costui identifica il cogito con la banale percezione e quindi dal cogito scaturirebbe la percezione ad esempio della terra piatta”.
“Regalerò a Vannacci un bignami, un bigino così studia. Non si offenderà il generale visto che lui è il paladino della libertà di pensiero. Ho espresso la mia libera opinione: il suo opuscolo è pieno di strafalcioni e banalità. Ma in Italia si sa che pur di vendere copie si scrivono libri inutili. Evviva la libertà di pensiero! La sua e la mia. Infine faccio i miei complimenti all’amico Guido Crosetto, un ministro eccellente, tutto d’un pezzo. Bravo!”, conclude Giro.