Maurizio Sarri si è dimesso da allenatore della Lazio. Lo si apprende da fonti calcistiche, si attende l’ufficialità.
La decisione del tecnico toscano arriva all’indomani della sconfitta in casa con l’Udinese, la quarta di fila nelle ultime quattro partite.
L’incontro nel centro sportivo della Lazio tra il dimissionario Maurizio Sarri e il ds della Lazio Angelo Mariano Fabiani, è ancora in corso, dopo che il tecnico biancoceleste ha presentato le sue dimissioni, in seguito al ko in casa con l’Udinese. Si sta approfondendo il momento della squadra e se ci sono margini per continuare insieme o voltare pagina.
Addio di Sarri? Sto a lutto, spero Lotito tiri fuori aquila dal cilindro’
“L’addio di Sarri? Sto a lutto, è inutile girarci intorno, non dovevamo essere noni in classifica, né dovevamo uscire dalla Champions…”. Non nasconde la sua delusione Giorgio Mulè, vicepresidente azzurro della Camera, ma anche grandissimo tifoso biancoceleste, di quella Lazio che oggi vede saltare la panchina di Sarri. “Abbiamo perso male a Monaco, abbiamo perso male ieri sera -ammette interpellato dall’AdnKronos- . Ora tocca al presidente Lotito tirare fuori dal cilindro il coniglio, anzi, meglio, l’aquila…”. “Non mi permetto certo di dare consigli, vedrà lui cosa c’è sul mercato, Klose e Rocchi sono due nomi che circolano, due nomi che offrono ampie garanzie, ma tocca al patron, io chiedo di vivere questo momento in silenzio…”.
La notizia delle dimissioni di Maurizio Sarri dalla panchina della Lazio irrompe anche alla Camera. Dai vertici del Lazio Club Montecitorio, l’associazione che raduna gli onorevoli biancocelesti di ogni schieramento, arriva l’apprezzamento per il gesto del tecnico toscano, che ha rimesso il mandato nonostante il suo contratto prevedesse uno stipendio di 3,5 milioni di euro netti a stagione fino al prossimo anno. “La dimissione è un atto nobile, in un mondo dove normalmente nessuno si dimette. Ma non conosco il retroscena o le motivazioni”, commenta con l’Adnkronos il deputato di Fratelli d’Italia e presidente del Lazio Club Montecitorio Paolo Trancassini.
“Certamente – osserva il questore della Camera – la Lazio è in un momento di crisi, probabilmente Sarri avrà ritenuto di dare una scossa all’ambiente. Se penso che qualche giorno fa ci giocavamo l’accesso ai quarti di Champions League contro il Bayern dopo una partita d’andata straordinaria, la situazione attuale non è bella. Però penso anche che la Lazio abbia tutti gli elementi per ripartire, abbiamo una semifinale di Coppa Italia da giocare, con la possibilità di conquistare ancora un trofeo”.
Per Trancassini “c’è necessità di cambiare pagina e di avere consapevolezza dei propri mezzi per uscire da questa situazione”. Complice della stagione opaca dei biancocelesti è anche la cattiva sorte, secondo il deputato di Fdi: “La Lazio è stata sfortunata: se per esempio entrava il gol di Immobile col Bayern, era tutta un’altra partita…”.
Anna Falchi, ‘da sarrista convinta molto dispiaciuta, futuro non roseo’**
L’attrice super tifosa della Lazio su dimissioni Sarri, ‘va via il nostro perno in un momento già difficile per la squadra’
La notizia delle dimissioni di Maurizio Sarri da allenatore della Lazio “mi ha lasciato abbastanza di stucco. Sinceramente non me l’aspettavo, anche se stamattina la sua decisione era già nell’aria. Sono molto dispiaciuta in un momento così di crisi per la Lazio: va via il nostro perno, il nostro grande Mister e, da ‘sarrista’ convinta quale sono, mi dispiace veramente tantissimo”. Così all’Adnkronos Anna Falchi, attrice e conduttrice televisiva super tifosa laziale, confessando di vedere il futuro “non proprio roseo” per una squadra “già destabilizzata da come stanno andando le cose. Ora, con l’andata via del nostro mister – aggiunge – la vedo ancora peggio”.
Secondo Falchi, “sarà difficile rimpiazzare Sarri: sto sentendo i nomi che girano – dice – e sembra si stia puntando su un ex giocatore della Lazio per un fatto anche affettivo, una cosa questa che sembra un po’ emulare l’idea che ha avuto la Roma prendendo De Rossi. Tra i nomi che girano – aggiunge – quelli di Klose e Rocchi ma non ci sono ancora certezze. Vedremo”.
Palmaroli (Osho), ‘Sarri sopravvalutato ma prossima vignetta sarà per Lotito’**
“Spero che alla fine ci possa essere un momento in cui finalmente non saremo più ostaggi di questa proprietà. Perché sì, Sarri a me non è mai piaciuto e mai ne ho fatto mistero, ma il principale responsabile di tutta questa situazione che si è venuta a creare è la società e la vignetta che farò per l’occasione avrà come protagonista proprio il presidente Lotito”. A commentare all’Adnkronos il momento della Lazio e le dimissioni dell’allenatore Maurizio Sarri, è Federico Palmaroli, alias Osho, tifoso biancoceleste e autore di una celebre vignetta che ne esaltava i momenti più esaltanti durante il campionato.
Il santone Osho che, curiosamente vestito in biancoceleste si chiedeva ‘Ma ‘sta Lazio?’, è, per Federico Palmaroli una vignetta “che ciclicamente si può riproporre, perché anche quest’anno abbiamo visto momenti eclatanti”. Ma oggi è altro. Oggi la parabola discendente si chiude, forse, con l’addio dell’allenatore e l’amarezza per sconfitte pesanti. “Sarri pensavamo fosse quell’allenatore poco aziendalista che si mettesse un po’ di traverso rispetto alle scelte della società, che chiedesse i giocatori che voleva, che si imponesse da questo punto di vista, cosa che non è avvenuta – continua Palmaroli – Si è lamentato del mercato quando era ormai troppo tardi, a gennaio non c’è stato alcun acquisto nonostante le necessità. Lì si sarebbe dovuto dimettere. Sarri non mi è mai piaciuto, il suo gioco mitizzato l’ho visto al massimo in tre partite, per me è un allenatore sopravvalutato”.
Io fan del suo gioco, ma se è unica soluzione..’
“Partendo dal presupposto che sono un fan del gioco di Sarri, non c’è dubbio che nelle ultime settimane la Lazio stia andando malissimo. Se ci sono problemi tra la squadra e l’allenatore, se è l’unica soluzione per recuperare la situazione, allora ben venga, per quanto mi spiaccia molto. Tal volta si creano condizioni che non sono facilmente superabili”. Così il deputato di Fdi Luca Sbardella, tifoso biancoceleste, commenta all’Adnkronos la notizia delle dimissioni del tecnico laziale. A chi gli domanda se l’auspicio è che un cambio in panchina possa tornare a far segnare la Lazio, come avvenuto alla As Roma con l’arrivo di Daniele De Rossi, “lo spero – risponde -, da tifoso non posso che sperarlo”.
Sarri ha lasciato Formello
Il dimissionario tecnico della Lazio Maurizio Sarri ha lasciato il centro sportivo della squadra biancoceleste di Formello. Si attende l’ufficialità dell’accettazione delle dimissioni da parte del club di Claudio Lotito. La squadra resta in ritiro, al momento con il vice dell’ormai ex tecnico Giovanni Martusciello, presente in panchina nell’ultima sconfitta contro l’Udinese e che potrebbe restare fino alla gara di sabato con il Frosinone, se Lotito e il ds Fabiani non avranno deciso quale sarà il sostituto di Sarri.
Er Faina, ‘Sarri paga responsabilità sue solo in parte, flop Lazio colpa della società’**
“Secondo me quello che abbiamo visto quest’anno è un po’ quello che è sempre stato. Non si vuole investire per far tornare grande la Lazio come era alla fine degli anni Novanta, manca sempre quel passo in più sul mercato, su alcune scelte a livello di organigramma, come potrebbe essere Lulic. Il Milan ha messo dentro Ibrahimovic, l’Inter Zanetti, figure per me capaci di dare tanto alla squadra. E’ un upgrade che secondo me manca alla Lazio”. Così Damiano Coccia, influencer conosciuto come ‘Er Faina’, commenta così le dimissioni dell’allenatore della Lazio Maurizio Sarri.
“Credo che Sarri abbia sicuramente delle responsabilità quest’anno ma non è a lui tutto riconducibile – continua – Ha sbagliato qualcosa a livello di campo, degli errori sono stati fatti, ma come non è tutto suo il merito del secondo posto dello scorso anno, chiaramente non è tutta sua la colpa dell’attuale nono posto. Sappiamo tutti, però, che nel calcio non puoi mandare via sette, otto giocatori, fai prima a mandare via l’allenatore. Sarri oggi paga responsabilità in parte sue e parte del gruppo squadra. Chiaro che poi per lo più gli errori sono stati commessi dalla società, perché a gennaio non è stato preso neanche un giocatore”.