Eurocamera approva riforma Patto stabilità UE: che cosa cambia per gli Stati membri?

L’Eurocamera ha dato il suo via libera definitivo al nuovo Patto di stabilità dell’Unione Europea, introducendo regole di bilancio rivoluzionarie per il prossimo futuro finanziario dell’Europa.

Con 359 voti favorevoli, 166 contrari e 61 astensioni, il Parlamento ha adottato le nuove norme che entreranno in vigore quest’anno, influenzando la preparazione delle prossime “finanziarie” del 2025.

La riforma del Patto di stabilità, ora pronta per il via libera formale del Consiglio, passa dopo una serie di votazioni cruciali in Aula a Strasburgo. Prima, con 367 sì, 161 contrari e 69 astensioni, è stato approvato il cosiddetto “braccio preventivo” della nuova norma. Successivamente, con 368 voti favorevoli, 166 contrari e 64 astensioni, è stato adottato il “braccio correttivo”.

La fase successiva per la riforma sarà al Consiglio Agricoltura, convocato per lunedì 29 aprile, per il via libera definitivo.

Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha commentato il passaggio storico dichiarando: “Siamo usciti da quattro anni straordinari per l’economia dell’UE”. Gentiloni ha sottolineato l’importanza della nuova governance economica, esprimendo fiducia nel futuro dell’UE.

La delegazione del Partito Democratico al Parlamento europeo si è astenuta dal voto sulla riforma, suscitando riflessioni di carattere politico interno.

Ma cosa prevede esattamente il nuovo Patto? I Paesi UE con un debito pubblico superiore al 60% del Pil dovranno presentare piani di riduzione in 4 anni, estendibili a 7, in cambio di riforme e investimenti nazionali. Si introduce un parametro di riferimento basato sulla spesa primaria netta, escludendo la spesa per interessi e altre voci. È prevista anche una certa flessibilità per gli anni 2025-2027, legata agli interessi sul debito e agli investimenti in settori cruciali.

La riforma del Patto di stabilità promette cambiamenti significativi nell’approccio economico dell’UE, ponendo le basi per una governance economica più efficace e adattabile alle sfide future.

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