A pochi mesi dall’uscita di Povere Creature!, Yorgos Lanthimos torna con un nuovo film, presentato a Cannes: ed è un ritorno alle origini.
Kinds of Kindness, ovvero la gentilezza secondo Yorgos Lanthimos. Dimenticate la favola gotica/steampunk di Povere Creature!: il regista greco torna alle origini con un film disturbante in cui racconta, ancora una volta, un’umanità cattiva, violenta e disperata, usando sempre il suo solito umorismo nero. Sapevamo davvero poco di Kinds of Kindness, tranne per un canovaccio di trama: tre storie, non necessariamente collegate tra loro, che in comune hanno solo l’utilizzo degli stessi attori in parti diverse. I vari poster che anticipano la pellicola, così come la canzone “Sweet Dreams” all’inizio, ci danno ulteriori indizi su ciò che stiamo per vedere. Ognuno di noi indossa una maschera, e niente è mai ciò che sembra.
Kinds of Kindness: le tre microstorie del film
La prima storia di Kinds of Kindness segue quella di Robert (interpretato da Jesse Plemons), un uomo d’affari sposato, che ha un rapporto alquanto ambiguo col suo capo Raymond (Willem Dafoe sempre straordinariamente in parte), un uomo molto particolare. Quest’ultimo gli fa regali (la racchetta rotta di McEnroe, il casco scheggiato di Senna), per ringraziarlo di qualcosa. Emma Stone interpreta Rita, un’intrigante donna la cui strada si incrocia con quella di Robert tramite Raymond. Non diremo troppo per non spoilerare, ma la storia è strana e morbosa, che porta a chiedersi: cosa si è disposti a fare pur di entrare nelle grazie del proprio capo?
Nella seconda storia, Emma Stone – ormai musa di Lanthimos – si ritaglia un ruolo decisamente maggiore e più interessante. L’attrice, che ha vinto il suo secondo Oscar con Povere Creature!, è Liz, moglie del poliziotto Daniel (Plemons). La donna, creduta morta in un incidente aereo, è in realtà sopravvissuta. Il ritorno a casa è però costellato da dubbi e sospetti: Daniel intuisce che quella donna non è davvero sua moglie. La paranoia si insinua in lui, tanto da iniziare a perdere il controllo di se stesso. Lanthimos mette in scena una storia d’amore (sempre a modo suo), dove uomo e donna sono messi alla prova sui loro reali sentimenti. E’ una storia surreale, con un lieto fine (per così dire).
La terza e ultima storia vede la Stone e Plemons ancora protagonisti, stavolta come una coppia di colleghi alla ricerca di una ragazza dai poteri straordinari. Inizialmente la identificano in un’adolescente (interpretata da Hunter Schafer), poi la troveranno in una giovane donna (che ha le fattezze di Margaret Qualley). Si scopre ben presto che i due colleghi appartengono a una peculiare setta religiosa, guidata da un carismatico leader (Dafoe).
Kinds of Kindness: Lanthimos e il concetto di casa che distrugge
C’è un po’ di Dogtooth in Kinds of Kindness. Nel film che lo ha portato all’attenzione del grande pubblico, Lanthimos ci parlava del concetto di casa e famiglia, ribaltandolo completamente: non è più il luogo in cui ci sentiamo al sicuro, ma può diventare una zona pericolosa. Le tre storie di Kinds of Kindness sono ambientati in luoghi chiusi, che dovrebbero trasmettere sicurezza, come l’ospedale e la propria abitazione. D’improvviso, questi concetti vengono stravolti, dando vita a una serie di meccanismi che possono innescare la morte. Lanthimos gioca con lo spettatore attraverso campi lungi e inquadrature che puntano sulle zoomate (specialmente quando due personaggi dialogano tra loro) per allungare ancora di più la scena e amplificare il senso di suspense e tensione che pervade tutto il film.
Ogni attore di Kinds of Kindness ha la capacità di adattarsi al ruolo che gli viene assegnato; Lanthimos, da bravo capo burattinaio, li mette nella condizione di potersi esprimere al meglio davanti alle telecamere. Emma Stone è senza dubbio la star, con la telecamera che la inquadra durante alcuni dei monologhi dei suoi personaggi. Willem Dafoe è un abile trasformista; Jesse Plemons tira fuori il lato buono e cattivo di sé; Margaret Qualley è una continua scoperta con personaggi diversissimi tra loro; Hong Chau ha dei ruoli minori nelle tre storie, ma le sue interpretazioni non passano inosservate; occhio a Joe Alwyn che nella terza storia ha un ruolo da pelle d’oca.
Kinds of Kindness uscirà nelle sale italiane il 6 giugno 2024.