Intervista
Stefano Polidoro, artista internazionale e poliedrico, tatuatore, insegnante e formatore con all’attivo da oltre dieci anni l’HandMade Tattooshop di Sambuceto (Chieti), Chieti ed Avezzano (L’Aquila) ci racconta la sua passione per la custom painting che è diventata un progetto creativo, degno di nota capace di donare tante soddisfazioni
Stefano, partiamo dall’origine, come e quando nasce la tua passione per l’arte che è alla base di questo progetto creativo?
La passione per la l’arte è una costante nella mia vita. Le mie origini d’artista sono legate alla pittura e alla passione per il fumetto e la grafica monocromatica caratterizzata da tanta china e tanto nero. Ho intrapreso gli studi d’arte con interesse e motivazione interessandomi soprattutto alla pittura classica come quella ad olio e l’affresco. L’interesse e la pratica del “custom paint” è cominciata all’età di quattordici anni. Consiste nel verniciare su pezzi di moto, caschi e tutto quello che è abbinabile alle ruote, anche macchine naturalmente seguendo le mie preferenze o quelle del cliente e naturalmente rispettando gli stili e le tendenze del momento e del mezzo stesso. A volte ciò richiede un lavoro di rivisitazione in base alle evoluzioni delle tendenze stesse. All’inizio di questo progetto creativo mi è capitato persino di decorare le cover dei cellulari. In questa passione sono stato molto motivato dai miei amici che mi hanno incitato a credere in essa.
Quanto la tua passione per l’arte ti ha aiutato nella realizzazione di esso?
Tantissimo. Il tutto nasce dalla passione di fondere la passione per il custom paint e quella della pittura caravaggesca che risale al Seicento, in particolare la pittura ad olio. Nel mio progetto creativo utilizzo delle verniciature particolari come il metal flake che è una sorta di porporina che utilizzata sulla carrozzeria delle moto crea un effetto inedito che non trovi da nessun’altra parte. Molti clienti o persone che osservano il risultato finale nemmeno immaginano che alla base vi è una decorazione a mano. La maggior parte delle persone all’inizio credono che sia una stampa. Incuriosite si avvicinano per toccare e capire se è una stampa o una decorazione a mano. Il risultato è qualcosa di unico e irripetibile, un’opera d’arte inestimabile che nessun altro possiederà.
Qual è il tuo metodo di lavoro?
In quello che creo mi ispira molto cogliere e perseguire la Luce nel Buio. Il custom paint consiste nel verniciare con l’uso di vernici specifiche e con l’aerografo. Utilizzo anche lamine d’argento come quelle che venivano utilizzate nell’800 per creare la doratura.
Quali sono le principali richieste dei tuoi clienti?
Il cliente può chiedermi tutto quello che desidera. Insieme poi troveremo la giusta soluzione in grado di rispettare lo stile della moto e naturalmente i suoi desideri.
La parte più bella di questo lavoro…
Il risultato. Nell’arte non esiste il bello perché è un concetto davvero soggettivo. La parte più interessante è studiare la chimica dei prodotti e imparare sempre aspetti e dinamiche nuove. Non si finisce mai di studiare e mettersi in gioco. Lo studio è la parte che mi affascina molto di questo progetto creativo.
Un ricordo particolare legato ad un lavoro che hai fatto e che vuoi condividere con noi…
Mi viene in mente un ricordo legato al periodo della pandemia in cui un collezionista di Zippo me ne spedì uno per decorarlo. Voleva che gli disegnassi l’inventore dello Zippo, Mr Blaisdell. Questa decorazione ha avuto un grande successo tra i collezionisti. Di fatti da allora mi hanno contattato molti collezionisti di Zippo. Un altro ricordo molto bello è aver aerografato su una Guzzi v 50 di circa quaranta due anni San Tommaso di Caravaggio. Questo lavoro mi ha donato tanta soddisfazione perché affronta la tematica della dualità.
Un consiglio che daresti a chi vuole intraprendere il tuo stesso tipo di lavoro…
Non farlo per soldi perché non è un lavoro redditizio. Ci vuole la passione e tanta pazienza per svolgere questo lavoro. È un lavoro dannato perché quando lo intraprendi non puoi tornare indietro e richiede tanta perseveranza e tanta costanza.
Progetti futuri
Creare qualcosa di unico e che vada fuori dagli schemi dell’oggetto stesso come creare un serbatoio come supporto artistico che non deve necessariamente contenere benzina. Vorrei lavorare su delle forme inedite, tutte da scoprire e reinventare. Per me è importante il concetto di libertà nell’atto creativo Vorrei che i serbatoi diventino veri e propri oggetti d’arte. Mi piacerebbe organizzare una vera e propria mostra personale.