Onda Pride in 7 Città: Milano in 350mila per la Parità di Diritti

L’Onda Pride ha travolto sette città italiane, da Nord a Sud, portando in strada centinaia di migliaia di persone per chiedere parità di diritti per la comunità Lgbtqi+.

La manifestazione, promossa da Arcigay e altre associazioni locali e nazionali, ha segnato la chiusura del Pride Month di giugno con una partecipazione straordinaria. Milano ha visto la presenza di 350mila persone, secondo gli organizzatori, con una significativa rappresentanza politica e sociale.

Milano: Il Cuore dell’Onda Pride
Milano è stata al centro dell’Onda Pride, con una partecipazione stimata di 350mila persone. Il corteo, intitolato “Liber* di essere”, ha visto la presenza della segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, che ha sottolineato l’importanza del riconoscimento dei diritti Lgbtqi+ e ha invocato una legge contro l’omotransfobia. Schlein ha criticato il governo italiano per aver omesso i termini “identità di genere” e “orientamento sessuale” nella dichiarazione finale del G7, definendolo un passo indietro clamoroso.

Tra i partecipanti al Pride meneghino c’era anche Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, che ha ribadito la sua presenza annuale alla manifestazione come segno di apertura del suo partito sui diritti civili, nonostante le divergenze con gli alleati di destra. De Chirico ha sottolineato come le parole di Marina Berlusconi, favorevole al riconoscimento dei diritti, siano un segnale di vicinanza alla sinistra su questi temi.

La parata è partita con delle ‘cargo bike’ in segno di sostenibilità ambientale, seguite dai carri del M5S, della Cgil e dei Sentinelli. Nonostante l’assenza dell’associazione Lgbtqia+ ebraica, Keshet, a causa del clima di odio crescente, alcuni ebrei hanno partecipato sfilando con il carro di +Europa, dove campeggiava lo striscione “Jews are welcome”. Il corteo si è concluso all’Arco della Pace con uno spettacolo musicale che ha visto esibirsi artisti come Orietta Berti, i Ricchi e Poveri, Big Mama e Francesca Michielin.

La Partecipazione di Elly Schlein
Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, è stata una delle protagoniste del Pride di Milano. Dopo aver partecipato alla parata di Roma, è arrivata nel capoluogo lombardo per unirsi al corteo pomeridiano dal carro del Pd. Schlein ha cantato e ballato sulle note di “Sinceramente” di Annalisa, dimostrando il suo supporto incondizionato alla causa Lgbtqi+. Ha dichiarato che il riconoscimento dell’uguaglianza dovrebbe essere una questione trasversale, criticando la destra italiana per la sua arretratezza rispetto al resto d’Europa.

Le Altre Città dell’Onda Pride
Oltre a Milano, l’Onda Pride ha attraversato altre sei città italiane: Bari, Napoli, Cagliari, Dolo nel Veneziano, Treviso e Ragusa.

Bari
A Bari, la manifestazione ha visto una partecipazione numerosa, con migliaia di persone scese in strada per chiedere diritti e uguaglianza. La parata ha attraversato il centro cittadino, culminando in un grande raduno in Piazza del Ferrarese.

Napoli
Napoli ha celebrato il Pride con una grande affluenza, segnata dalla presenza del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alla sua prima partecipazione a un Pride. De Luca ha sottolineato l’importanza di garantire la libertà e i diritti senza intaccare quelli degli altri, dimostrando come la tutela dei diritti non sia in contrasto con i valori cristiani o la famiglia tradizionale.

Cagliari
In Sardegna, la presidente della Regione, Alessandra Todde, ha partecipato al Pride di Cagliari, affermando che l’Italia deve guardare al futuro e riconoscere i diritti della comunità Lgbtqi+. Todde ha criticato il governo italiano per la sua posizione arretrata e ha ribadito l’importanza della tutela dei diritti umani.

Dolo, Treviso e Ragusa
Le città di Dolo nel Veneziano, Treviso e Ragusa hanno visto un grande coinvolgimento di cittadini e associazioni locali. Le parate hanno attraversato i centri storici, concludendosi con eventi e spettacoli che hanno celebrato la diversità e l’inclusione. A Treviso, in particolare, la partecipazione è stata eccezionale, con numerose famiglie e giovani che hanno preso parte alla manifestazione.

Le Dichiarazioni dei Leader
La giornata del Pride ha visto numerosi leader politici e figure di rilievo esprimere il loro sostegno alla causa Lgbtqi+. Oltre a Elly Schlein e Vincenzo De Luca, il segretario generale di Arcigay, Gabriele Piazzani, ha criticato il clima politico attuale, accusando la presidente del Consiglio di agitare fantasmi golpisti e ribadendo l’importanza della libertà di informazione. Piazzani ha affermato che la mobilitazione per i diritti Lgbtqi+ continuerà senza sconti, sottolineando l’importanza di una società inclusiva e rispettosa delle diversità.

L’Importanza del Pride
Il Pride è molto più di una semplice parata; è una manifestazione di visibilità, orgoglio e resistenza. Ogni anno, le persone Lgbtqi+ e i loro alleati si riuniscono per celebrare i progressi compiuti e per ricordare che la lotta per l’uguaglianza continua. La grande affluenza e la partecipazione trasversale di quest’anno dimostrano che la questione dei diritti civili è centrale e che sempre più persone sono pronte a difenderli.

Conclusioni
L’Onda Pride di quest’anno ha dimostrato una volta di più la forza e la determinazione della comunità Lgbtqi+ e dei suoi sostenitori. Le manifestazioni in sette città italiane, con una partecipazione massiccia e il coinvolgimento di leader politici e sociali, sono un segnale chiaro che la lotta per i diritti non si fermerà. Milano, con i suoi 350mila partecipanti, ha rappresentato il cuore pulsante di questa mobilitazione, ma ogni città ha contribuito a rafforzare un messaggio di uguaglianza, rispetto e inclusione.

Il Futuro del Movimento
Guardando al futuro, il movimento Lgbtqi+ continuerà a lottare per il riconoscimento pieno dei diritti e per l’abolizione di ogni forma di discriminazione. Sarà fondamentale mantenere alta l’attenzione pubblica e politica su questi temi, promuovendo leggi e politiche inclusive. La collaborazione tra associazioni, istituzioni e cittadini sarà cruciale per costruire una società più giusta e inclusiva per tutti.

L’Onda Pride di quest’anno è stata un passo importante in questa direzione, e la speranza è che il messaggio di amore, uguaglianza e diritti possa continuare a diffondersi, ispirando nuove generazioni a combattere per un mondo migliore.

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