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Trump e Vance: Il Duetto Repubblicano per le Presidenziali 2024.

Biden Avverte: ‘Rappresentano i Ricchi’ L’Ascesa di Trump e Vance Donald Trump ha ufficialmente annunciato la sua candidatura alle elezioni...

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Biden Avverte: ‘Rappresentano i Ricchi’

L’Ascesa di Trump e Vance

Donald Trump ha ufficialmente annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2024 per il Partito Repubblicano, con J.D. Vance scelto come candidato vicepresidente. Trump ha spiegato la sua decisione in un discorso appassionato: “Dopo lunghe deliberazioni e riflessioni, e considerando gli straordinari talenti di molti altri, ho deciso che la persona più adatta ad assumere la carica di vicepresidente degli Stati Uniti è il senatore J.D. Vance del grande Stato dell’Ohio. J.D. ha servito con onore il nostro Paese nel Corpo dei Marines, si è laureato in due anni alla Ohio State University, summa cum laude, e si è laureato alla Yale Law School, dove è stato redattore dello Yale Law Journal e presidente della Yale Law Veterans Association.”

La Reazione di Abel Ferrara

Il celebre regista Abel Ferrara ha commentato la situazione politica americana in un’intervista con ‘La Stampa’, collegando il clima di violenza negli Stati Uniti alla loro storia. “L’America è stata costruita nel culto delle armi, è così, e non c’è niente da fare, è il karma del Paese”, ha affermato Ferrara. Il regista ha espresso preoccupazione per l’attentato a Trump, pur ammettendo che il linguaggio divisivo e violento del tycoon potrebbe avere contribuito a creare un clima teso. “Se continui a predicare la violenza, la divisione, la rabbia, poi non puoi tornare indietro ed è questo il tipo di risposta che devi aspettarti. In America, ormai, siamo sull’orlo della guerra civile”.

Ferrara ha anche criticato l’influenza delle armi nella cultura americana, sottolineando che la loro diffusione risale all’arrivo di Cristoforo Colombo. “Colombo ha conquistato l’America ammazzando la gente, con le armi. La verità è che sono tutti uguali. L’idea fondante degli Stati Uniti è che ognuno ha il diritto inalienabile di difendere se stesso, a ogni costo. Io non la penso così. Il principio della mia personale costituzione è, invece, che bisogna difendersi dal governo. Il nemico è quello”.

L’Opinione dell’Economista Robert James Shiller

Robert James Shiller, economista e Premio Nobel nel 2013, ha espresso preoccupazioni economiche riguardo a un’eventuale presidenza Trump. “Le politiche di Trump di bilancio potrebbero riaccendere spinte inflazionistiche”, ha dichiarato Shiller in un’intervista a La Stampa. L’economista ha sottolineato la crescente polarizzazione tra liberal e conservatori negli Stati Uniti, un divario che si è approfondito e che potrebbe portare a ulteriori scontri violenti, come dimostrato dai recenti eventi in Pennsylvania.

Shiller ha anche evidenziato come la gestione della pandemia da parte di Trump abbia avuto conseguenze negative, pur ammettendo che la crisi sanitaria non fosse interamente imputabile all’ex presidente. “Con la presidenza Trump dal 2016 al 2020 non c’è stato il disastro paventato da alcuni osservatori, anzi i mercati sono andati bene proprio per l’orientamento pro-business del tycoon. I problemi sono arrivati con il Covid che ha contagiato tutti i comparti socio-economici e finanziari, ma questa non è una colpa imputabile all’ex presidente, sebbene lui abbia delle responsabilità nella gestione della pandemia”.

Biden Risponde a Trump

Il presidente Joe Biden ha commentato l’attentato a Trump e la situazione politica attuale in un’intervista a Nbc News, riconoscendo di aver commesso un errore usando il termine “bersaglio” per riferirsi al suo avversario. “Intendevo concentrarmi su di lui, concentrarmi su quello che sta facendo”, ha spiegato Biden. Nonostante l’incidente, Biden ha mantenuto una posizione ferma contro Trump, ribadendo la sua intenzione di sfidarlo in un dibattito a settembre.

Le Parole di Trump e Vance

Durante la convention repubblicana a Milwaukee, Trump ha esortato i suoi sostenitori a essere vigili contro le presunte irregolarità elettorali dei democratici, invitandoli a votare anche per posta. “Tenete gli occhi aperti, perché queste persone (i democratici, ndr) vogliono imbrogliare e lo fanno, e francamente è l’unica cosa che sanno fare bene”, ha detto Trump in un video trasmesso durante la convention.

Vance, da parte sua, ha discusso della situazione in Medio Oriente, chiedendo a Israele di porre fine alla guerra a Gaza il più rapidamente possibile. Le sue dichiarazioni riflettono una posizione forte su questioni internazionali, in linea con la politica estera repubblicana.

Il Sostegno di Elon Musk

Il magnate Elon Musk ha annunciato il suo sostegno alla campagna di Trump, impegnandosi a donare 45 milioni di dollari al mese a un super comitato elettorale pro-Trump. Tra gli altri finanziatori del comitato, America Pac, ci sono anche il co-fondatore di Palantir Technologies, Joe Lonsdale, i gemelli Winklevoss e l’ex ambasciatrice Usa in Canada Kelly Craft e suo marito, Joe Craft.

L’Arrivo di Trump alla Convention

L’arrivo di Trump alla convention repubblicana è stato accolto con una standing ovation. Con l’orecchio destro fasciato e visibilmente emozionato, Trump ha alzato il pugno in segno di vittoria e sfida, intonando “Usa, Usa” insieme all’arena. Il presidente del Partito Repubblicano, Michael Whatley, ha elogiato la resilienza di Trump, invitando il partito a unirsi per guidare la nazione verso un futuro migliore.

Le Prospettive per il Futuro

Con la scelta di Vance come vicepresidente, Trump punta a rafforzare la sua base elettorale e a rappresentare un simbolo di cambiamento generazionale. Tuttavia, la polarizzazione politica negli Stati Uniti continua a essere una sfida significativa, con Biden che rappresenta la stabilità e la continuità rispetto al carismatico e controverso Trump.

La corsa alla Casa Bianca del 2024 si preannuncia quindi come una battaglia intensa e decisiva, con entrambe le parti pronte a combattere per il futuro del Paese. Il sostegno finanziario di figure influenti come Elon Musk e la retorica infuocata dei candidati indicano che questa campagna elettorale sarà una delle più combattute nella storia recente degli Stati Uniti.

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