Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha accolto con tutti gli onori il Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog.
Il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, ha accolto con tutti gli onori il Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog. Questo incontro, che ha visto la presenza del Vice Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sottolinea la solidità e l’importanza della relazione tra Italia e Israele. Durante l’incontro, i leader hanno discusso di varie tematiche di interesse comune, tra cui la cooperazione internazionale, la sicurezza regionale e le sfide attuali nel Medio Oriente.
Mentre si svolgeva l’incontro al Quirinale, in Medio Oriente la situazione rimaneva tesa. Le operazioni militari israeliane continuano senza sosta nella Striscia di Gaza, con azioni particolarmente intense nelle aree di Khan Yunis, Rafah e nel centro della Striscia. Negli ultimi giorni, l’esercito israeliano (Idf) ha neutralizzato decine di militanti di Hamas e smantellato circa 60 infrastrutture strategiche del gruppo terroristico. Le operazioni, condotte con il supporto di aerei da combattimento, elicotteri e droni, hanno portato alla distruzione di oltre 60 obiettivi nella giornata di ieri.
Il Ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha ribadito la determinazione di Israele a continuare la lotta contro Hamas fino alla sua totale sconfitta. Gallant ha anche annunciato il ritrovamento dei corpi di cinque ostaggi israeliani a Gaza, tra cui Maya Goren e quattro soldati, che sono stati riportati in patria per la sepoltura. Attualmente, si ritiene che 111 dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre siano ancora trattenuti a Gaza, compresi i corpi di 39 ostaggi confermati morti.
Antonio Tajani, durante un’intervista a RTL, ha espresso l’intenzione dell’Italia di contribuire alla pace nella regione, dichiarando che il Paese è pronto a inviare militari per sostenere una transizione pacifica, simile a quanto fatto in Libano. Tajani ha anche parlato del programma umanitario italiano “Food for Gaza”, che mira a fornire alimenti e beni sanitari alla popolazione civile palestinese. Il primo carico di aiuti è arrivato in Giordania nei giorni scorsi, con altri beni che partiranno presto dal porto di Gioia Tauro per raggiungere Gaza.
Nonostante gli sforzi diplomatici e umanitari, la situazione rimane critica. In Cisgiordania, tre israeliani sono stati feriti in un attacco a colpi di arma da fuoco. Questo episodio si aggiunge alla già complessa e instabile situazione della regione.
Il discorso del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu al Congresso degli Stati Uniti ha suscitato reazioni contrastanti. Il senatore Bernie Sanders ha duramente criticato Netanyahu, definendolo un “criminale di guerra” e accusandolo di mentire sulla situazione umanitaria a Gaza. Anche l’ex Speaker della Camera, Nancy Pelosi, ha espresso disappunto, definendo l’intervento di Netanyahu come il peggiore mai ascoltato da un leader straniero al Congresso. Le famiglie degli ostaggi, radunate in una manifestazione a Tel Aviv, hanno espresso la loro frustrazione per la mancanza di un annuncio di accordo per il rilascio dei loro cari.
Durante il discorso al Congresso, Netanyahu ha affermato che chi protesta contro Israele sta dalla parte degli assassini di Hamas, accusando l’Iran di finanziare le proteste anti-israeliane. Ha sottolineato che il conflitto non è uno scontro di civiltà, ma una lotta tra barbarie e civilizzazione, e ha chiamato gli Stati Uniti a sostenere Israele in questa battaglia.
Il parlamentare israeliano Benny Gantz ha accusato Netanyahu di ritardare l’accordo per il rilascio degli ostaggi per interessi politici. Gantz ha esortato il Primo Ministro a mettere in pratica quanto dichiarato riguardo all’accordo sugli ostaggi e ha promesso pieno sostegno politico all’iniziativa.
In questo contesto, le dinamiche geopolitiche del Medio Oriente rimangono complesse e in continua evoluzione, con implicazioni significative per la sicurezza e la stabilità della regione. L’incontro tra Mattarella e Herzog, insieme agli sviluppi sul campo, evidenzia l’importanza della cooperazione internazionale e della diplomazia nella ricerca di soluzioni sostenibili e durature per la pace.