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Olimpiadi di Parigi 2024, record italiano di medaglie

  Si sono da poco conclusi i Giochi Olimpici di Parigi, che hanno saputo regalare momenti di grande emozioni per...

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Si sono da poco conclusi i Giochi Olimpici di Parigi, che hanno saputo regalare momenti di grande emozioni per l’Italia.

Nonostante le polemiche e le controversie che hanno accompagnato questa edizione, lo spirito olimpico ha prevalso, dimostrando ancora una volta come lo sport sappia unire e ispirare. L’Italia ha saputo eguagliare il record di medaglie totali conquistato a Tokyo 2020.

Vediamo insieme quali regioni hanno contribuito al maggiore numero di successi in uno studio recentemente realizzato in un’indagine recente condotta dalla piattaforma di apprendimento di lingue on line  Preply.  Questo studio è stato realizzato analizzando i risultati delle nazionali e degli atleti italiani durante i Giochi Olimpici.

Il numero di medaglie è stato calcolato in base all’atleta, per stabilire le regioni con più medaglie; stessa cosa è stata fatta per la distinzione tra uomini e donne. Ad esempio per il caso della pallavolo sono state conteggiati 13 ori, cioè il numero totale di giocatrici presenti all’interno della rosa.

Il successo di Basilicata, Umbria e Trentino

Per quanto riguarda il numero di medaglie totali, in testa troviamo la Lombardia (15); tra i successi della regione più popolosa d’Italia, spiccano quello di Alice Bellandi nel judo, Giovanni De Gennaro nel kayak e Chiara Consonni nel ciclismo (in coppia con la toscana Vittoria Guazzini). Seguono Toscana e Veneto, rispettivamente a 12 e 9 ori.

Senza medaglie purtroppo 4 regioni: Valle D’Aosta, Molise, Abruzzo e Calabria. Bene, invece, Basilicata (Federica Palumbo, fioretto a squadre), Umbria e Trentino: queste tre regioni infatti nonostante siano alcune delle regioni meno popolate d’Italia, hanno saputo trionfare, come nel caso dello storico argento nei 10000 metri piani di Nadia Batocletti, originaria di Cles.  

Veneto e Piemonte sul podio

Passando al ‘coloredelle medaglie, la Lombardia si conferma al primo posto nelle medaglie d’oro, con ben 7 primi posti, tra cui l’oro del varesino Martinenghi nei 100 metri rana, primo per gli azzurri nella rassegna parigina. Al secondo posto con 4 ori ancora la Toscana (Paolini, Rossetti, Consonni, Cambi) che precede la Sicilia di Fiammingo, Santuccio e Sylla, mentre al terzo posto con 2 successi sul gradino più alto del podio un gruppo formato da Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Liguria. 

Per gli argenti, inaugurati il secondo giorno dal verbanese Ganna nella cronometro di ciclismo, la Lombardia rimane in prima posizione (6). Seguono EmiliaRomagna con 4 – tra i quali il giovane Federico Nilo Maldini e il pluripremiato Gregorio Paltrinieri –  e Toscana, Veneto, Piemonte e Lazio con 3. Da segnalare l’argento delle ‘piccole’ Marche nel fioretto a squadre con Tommaso Marini. 

Cambia invece la vetta della classifica nei bronzi: è infatti la Toscana (5) a trionfare grazie alle performance, tra gli altri, di Musetti, Taddeucci e Alessio. 4 bronzi invece per Veneto (3 della staffetta nuoto stile libero e Francesco Lamon nell’inseguimento a squadre maschile di ciclismo) e Piemonte, tra i quali la prima medaglia assoluta per il torinese Giorgio Malan. 2 terzi posti per Lombardia e Puglia (Monna, pistola 10 metri e Samele, sciabola): segue un nutrito gruppo di 7 regioni che hanno conquistato un brozno in specialità come taekwondo (Simone Alessio), ginnastica artistica (Manila Esposito) e salto in lungo (Mattia Furlani).

Le donne italiane dominano a Parigi

L’analisi si conclude con il calcolo delle medaglie ottenute rispettivamente dalle donne e dagli uomini. È chiaro il dominio femminile, con le ragazze che si affermano nel numero totale di medaglie (44 vs 40) e negli ori, conquistandone ben 25 contro le 5 dei colleghi.

Questo dato è dovuto alle vittorie di squadra ottenute nella scherma e nella pallavolo, dove l’Italia del CT Julio Velasco ha ottenuto la storica medaglia d’oro, la prima da quando la nazionale azzurra partecipa ai giochi olimpici. La situazione si ribalta, invece, per quanto riguarda gli argenti (17 a 11 per gli uomini) e e i bronzi (18 a 8).

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