Durante la gravidanza e la successiva fase dell’allattamento la pelle della donna subisce inevitabilmente dei cambiamenti a causa degli squilibri ormonali che subisce e non solo.
Possono purtroppo comparire per la prima volta (o accentuarsi) degli inestetismi tanto odiati come cellulite e smagliature. Giulia Penazzi, farmacista, dottore di Ricerca in Biotecnologia degli alimenti e specialista in Scienze e tecnologie cosmetiche nel suo nuovo libro “Pelle a pelle- Guida alla cura della pelle in gravidanza e nel neonato” (Edizioni Lswr) approfondisce queste tematiche in maniera esaustiva e con un linguaggio di facile consultazione.
In questa intervista ci fa chiarezza sul perché prendersi cura maggiormente della pelle durante la gravidanza, come farlo, quali consigli seguire per mantenerla al meglio e in salute.
Dottoressa Penazzi, perché, durante la gravidanza, la pelle della donna può cambiare?
Durante la gravidanza, nel corpo della donna si verifica una riorganizzazione non solo dal punto di vista endocrinologico, ma anche metabolico e vascolare. Anche la pelle può manifestare cambiamenti, per alcune donne in meglio, mentre per altre si può verificare un’esacerbazione di qualche situazione latente o poco evidente preesistente. Ed è per questo che, mentre per alcune donne la gravidanza rappresenta il periodo in cui la pelle raggiunge il suo massimo splendore, appare più rosea e luminosa, per altre si assiste alla comparsa o al peggioramento di alcuni inestetismi che possono interessare non solo il viso ma tutto il corpo.
Quali sono le principali problematiche che si possono verificare in gravidanza?
La pelle può diventare più sensibile e può non sopportare più i cosmetici che utilizzava in precedenza. Può comparire secchezza, sia sul viso sia sul corpo. Si può verificare, anche a seconda del periodo di gestazione, aumento di sebo, comparsa di brufoletti, comedoni, pelle lucida. Possono formarsi macchie scure sul viso (fenomeno chiamato melasma, cloasma o maschera gravidica) e sul corpo. Può manifestarsi couperose e capillari evidenti anche nel corpo. Si può presentare prurito. Si possono formare smagliature. Può comparire la cellulite o pelle a buccia d’arancia. Le gambe e le caviglie possono gonfiarsi.
Se si soffre di pelle sensibile in gravidanza qual è la beauty care ideale?
Occorre evitare detergenti troppo sgrassanti, acque micellari e salviette struccanti, soprattutto se dopo non si risciacqua attentamente la cute. Inoltre, è bene non lavare il viso con acqua corrente se è troppo minerale e mantenere una temperatura tiepida, evitando sempre gli shock termici. Non utilizzare prodotti esfolianti meccanici (scrub) o chimici a base di acidi. Si devono scegliere detergenti delicati poco schiumogeni. Prediligere quindi i latti detergenti fluidi, poco grassi, a risciacquo, oppure gel o mousse detergenti senza tensioattivi anionici primari (SLES) e sempre poco schiumogeni.
Perché la cellulite è particolarmente in agguato in questa fase della vita di una donna?
Gravidanza e allattamento sono due periodi in cui vi è una maggiore ritenzione idrica e in gravidanza vi è anche una minore efficienza del sistema circolatorio degli arti inferiori. Per questi motivi la cellulite può comparire oppure aumentare, nel caso fosse già presente.
Come prevenirla efficacemente?
Fa molto eseguire massaggi linfodrenanti da parte di personale esperto o optare per percorsi vascolari in piscine termali. Camminare è un ottimo e prezioso toccasana.
Ed invece per prevenire le smagliature in gravidanza?
La gravidanza è uno dei periodi di maggiore possibilità per la comparsa di smagliature, non solo a causa dei fattori ormonali, ma anche del forte stiramento al quale la pelle è sottoposta nelle zone di maggiore accrescimento ponderale, ovvero ventre e seno. Le smagliature sono delle vere e proprie cicatrici che si formano per rottura delle fibre che compongono il derma e purtroppo non sono reversibili. È fondamentale cercare di prevenire la formazione delle smagliature utilizzando una crema elasticizzante per gravidanza o un olio vegetale arricchito di vitamina E nella sua forma stabile (tocoferolo acetato) almeno al 2% preferibilmente senza profumi aggiunti. Se si utilizza un olio vegetale, ad esempio quello di mandorle dolci, controllare la scadenza e le caratteristiche organolettiche, ovvero un eventuale odore di rancido. Se l’olio è ossidato, infatti, può irritare la pelle ed è per questo che nel periodo estivo è preferibile conservarlo in frigo. Si consiglia di applicare il prodotto dopo ogni bagno o doccia e ogni volta che se ne sente il bisogno perché la pelle non dovrebbe mai dare la sensazione di “tirare”.