NEWS > 27 Settembre
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Bitcoin e Ethereum nella banca top USA: BNY Mellon riceve l’ok dalla SEC.

BNY Mellon avrebbe presentato alla SEC un piano dettagliato per la custodia di Bitcoin e altre criptovalute BNY Mellon, una...

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BNY Mellon avrebbe presentato alla SEC un piano dettagliato per la custodia di Bitcoin e altre criptovalute

BNY Mellon, una delle principali banche degli Stati Uniti, ha ricevuto l’approvazione della Securities and Exchange Commission (SEC) per custodire criptovalute, in particolare Bitcoin ed Ethereum. Questa decisione rappresenta un passo importante per il mondo delle criptovalute, in quanto BNY Mellon diventa una delle prime banche tradizionali di alto livello ad offrire un servizio di custodia di asset digitali.

Con questa approvazione, la banca potrà fornire servizi di custodia per Bitcoin ed Ethereum, due delle criptovalute più popolari e capitalizzate a livello globale. Questa mossa è vista come un segnale di crescente accettazione e integrazione delle criptovalute nel sistema finanziario tradizionale. BNY Mellon sfrutterà la sua vasta esperienza nel settore della custodia per garantire la sicurezza e la gestione efficiente di questi asset digitali, offrendo un livello di fiducia e stabilità che potrebbe attrarre sia investitori istituzionali che privati.

L’approvazione della SEC è un’ulteriore conferma dell’interesse delle istituzioni regolatorie nei confronti delle criptovalute, un segnale che potrebbe accelerare l’adozione di massa degli asset digitali e stimolare ulteriori innovazioni nel settore.

BNY Mellon verso la custodia di Bitcoin e criptovalute negli Stati Uniti: approvazione della SEC in vista

BNY Mellon, uno dei maggiori istituti bancari a livello globale, potrebbe presto iniziare a offrire servizi di custodia per criptovalute come Bitcoin negli Stati Uniti. Da tempo circolano voci su questa possibilità, e sembra che la banca sia vicina a ottenere anche un’esenzione dalla discussa regola SAB 121, che finora ha impedito agli istituti bancari americani di detenere criptovalute per conto dei propri clienti. La Securities and Exchange Commission (SEC), che ha giurisdizione sulla SAB 121, sta valutando questa eccezione. Tuttavia, non è ancora chiaro quando BNY Mellon inizierà effettivamente a offrire questi servizi, che inizialmente si concentreranno su Bitcoin ed Ethereum, le due criptovalute che le autorità statunitensi non considerano titoli finanziari (securities).

Il piano strategico di BNY Mellon

BNY Mellon avrebbe presentato alla SEC un piano dettagliato per la custodia di Bitcoin e altre criptovalute, ricevendo una risposta positiva sotto forma di “non-objection”. Questo significa che l’istituto potrà procedere con l’offerta di tali servizi senza le limitazioni imposte dalla SAB 121, una normativa che richiede alle banche di detenere una copertura di capitale pari al 100% del valore delle criptovalute custodite. La norma, molto contestata negli Stati Uniti, è stata oggetto di discussione anche in sede congressuale, ma il presidente Joe Biden ha posto il veto su un tentativo di revisione.

Non è ancora noto quali garanzie aggiuntive BNY Mellon abbia offerto alla SEC per ottenere questa approvazione, ma sembra che la banca abbia proposto una soluzione organizzativa solida, che ha trovato il favore dell’agenzia guidata da Gary Gensler, senza obiezioni da parte della SEC.

Servizi di custodia anche oltre gli ETF

Oltre alla custodia di criptovalute per i gestori di ETF, BNY Mellon potrà offrire questi servizi anche a una clientela più ampia. Secondo quanto confermato dalla SEC e riportato da Bloomberg, questo passo è indicativo dell’interesse crescente dei clienti, soprattutto istituzionali, verso Bitcoin e altre criptovalute come strumenti di investimento a lungo termine.

Questa novità rappresenta un’importante evoluzione per l’intera industria delle criptovalute, specialmente negli Stati Uniti, considerato il peso economico e finanziario del paese a livello globale. La conferma dell’esenzione, riportata da Bloomberg e confermata dallo stesso Gary Gensler della SEC, segna un passo decisivo verso una maggiore integrazione delle criptovalute nel sistema bancario tradizionale.

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