Ogni anno la prima settimana di ottobre (dall’1 ottobre al 7) ricorre la Settimana Mondiale dell’Allattamento Materno, nota anche come “SAM”.
È una ricorrenza organizzata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per ricordare quanto l’allattamento materno sia importante per lo sviluppo del neonato. Il latte materno infatti viene raccomandato come alimento esclusivo per i primi 6 mesi di vita e da affiancare all’introduzione di cibi solidi durante lo svezzamento fino ai 2 anni di età.
In occasione di questa ricorrenza ci focalizziamo sul tipo di alimentazione che una neomamma dovrebbe seguire per garantire un allattamento sano. Per sfatare miti e false credenze sull’argomento la biologa nutrizionista Rosa Bifulco ha pubblicato per Edizioni Lswr un libro molto utile e prezioso dal titolo
“Nutrizione in gravidanza – Liberati da credenze e falsi miti. Con suggerimenti e ricette specifici per ogni trimestre”
In questa intervista ci chiarisce tutti i dubbi sull’alimentazione da seguire durante la fase dell’allattamento.
Dottoressa Bifulco che cosa si può mangiare e bere in allattamento?
La risposta è tutto, tranne gli alcolici e bisogna inoltre limitare il caffè. Per il resto è davvero possibile, anzi consigliato, consumare tutto. Ti starai chiedendo che fine ha fatto la prescrizione di non consumare aglio, broccoli, cipolle ecc. perché influenzano il sapore del latte. Eccoci arrivate al primo falso mito. Benché sia vero che quello che la mamma mangia influenza il sapore del latte, questo non deve portare a evitare alimenti. Inoltre occorre ricordare che quello che mangiamo in gravidanza influenzerà i gusti del piccolo anche fuori e questo succede ancora di più con l’allattamento! Quindi, prosegui con la tua alimentazione, cercando di mantenerla sempre bilanciata, in questo modo inizierai a raccontare al tuo piccolo la storia e le tradizioni culinarie della sua famiglia.
Quello si mangia può aumentare le coliche del bambino?
La risposta è no, nel modo più assoluto. Quello che tu mangi, anche se sono alimenti di difficile digestione come legumi o broccoli, vengono comunque digeriti e metabolizzati da te, nel sangue e poi nel latte saranno presenti solo i nutrimenti che arrivano da quegli alimenti (amminoacidi, grassi, zuccheri) e non l’alimento intero, quindi non possono dare questo genere di problemi. Ovviamente se questi alimenti danno fastidio alla mamma, è sempre meglio di evitarli oppure trovare modalità di preparazione che li rendano maggiormente digeribili (per esempio consumare pasta di legumi o farina di legumi se hai problemi a digerire i legumi). Le coliche potrebbero essere favorite da un non corretto attaccamento al seno o da un mancato ruttino o ancora da un’eccessiva velocità nel mangiare. Occorre quindi parlarne con l’ostetrica.
Quanto occorre mangiare?
In caso di allattamento al seno i fabbisogni sono aumentati rispetto a prima della gravidanza, e sono simili a quelli dell’ultimo trimestre di gravidanza. Quindi occorre mantenere le stesse abitudini e gli stessi quantitativi di proteine, carboidrati e grassi già assunti durante il terzo trimestre.
Quali sono i consigli per soddisfare i fabbisogni alimentari di quel trimestre, e quindi anche del periodo dell’allattamento?
Il mio consiglio, se non si hanno particolari esigenze, è di incrementare un pochino, di circa 20-30 grammi, le dosi di carboidrati e secondi, ma anche di aumentare leggermente la quantità di grassi, preferendo quelli vegetali e polinsaturi come olive, olio d’oliva, frutta secca, o grassi animali di alta qualità come quelli presenti nel pesce o nel burro ghee o di montagna. Sarà assolutamente necessario anche aumentare le dosi di proteine. Si può provare ad aumentarne il consumo sia ai pasti principali che agli spuntini.
E quanto si deve bere?
La quantità di acqua da assumere è un aspetto importate da tenere in considerazione, infatti i fabbisogni di liquidi con l’allattamento aumentano e se non ci si idrata correttamente si rischia una disidratazione” spiega la nutrizionista. Occorre cercare di bere almeno a 2 litri di acqua al giorno; potrebbe essere utile controllare la concentrazione delle urine. Se sono troppo scure e cariche, probabilmente si sta bevendo poco per le proprie esigenze e si dovrebbe bere di più. Occorre cercare di arrivare a un’idratazione che permetta di avere urine chiare, quasi trasparenti.