Giubileo: Vicario indice visita pastorale a diocesi Roma, ‘senza di voi non potrei fare niente’

cardinale vicario Baldo Reina per il Giubileo 2025

Il cardinale vicario Baldo Reina annuncia, in coincidenza con l’avvio del Giubileo della Speranza, la visita pastorale alla diocesi di Roma. “Vi raggiungo con questa lettera animato da un profondo desiderio di comunione e condivisione per essere non solo “per voi” ma “tra voi” che sostanzia la qualità relazionale del servizio che il Maestro ha affidato a ogni comunità di discepoli perché non si ceda mai alla tentazione del potere ma si coltivi il desiderio di comunione per servire la Chiesa. L’inizio del Giubileo e la scelta del Santo Padre di chiamarmi al delicato servizio di suo vicario per la Diocesi di Roma mi spingono a ricercare un rapporto di maggiore conoscenza con ogni realtà di cui si compone la Diocesi e di tutte le persone che l’arricchiscono, così da poter dare corpo al mistero di comunione che deve poter sempre trasparire dal santo popolo di Dio”. 

“In questo momento – scrive Reina – mi afferra l’evidenza che nulla potrei fare senza i presbiteri e i diaconi, senza le associazioni, i gruppi di volontariato, gli operatori pastorali, i religiosi e le religiose. Per chi come me inizia un’esperienza nuova è necessario darsi un tempo per conoscere e farsi conoscere. Tra le responsabilità che mi sono affidate c’è quella di custodire e di orientare una visione di chiesa, per cui è necessario elaborare i delicati processi che sostengono le decisioni. Sarebbe insensato pensare questo come una pratica solitaria. Il vescovo come i padri e le madri nella vita familiare hanno compiti che afferiscono alla loro condizione che spesso prevedono l’impossibilità di delega. Ma nell’esperienza pastorale dobbiamo imparare a non presumere di poter fare da soli, specialmente in questo tempo dove la complessità delle situazioni esistenziali deve distoglierci dall’illusione dell’autosufficienza. Così nei diversi territori che caratterizzano la nostra Diocesi dobbiamo essere capaci di riconoscere la dignità e il valore di ogni persona impedendo che le differenze, anche di fede, possano impedire la collaborazione”. 

Da qui l’annuncio che “a partire dal prossimo mese di gennaio inizierò la visita pastorale alla nostra Diocesi. È lo strumento che da secoli la Chiesa affida ai pastori affinché dedichino del tempo alla conoscenza delle singole comunità, ne ascoltino le gioie e i dolori, riconoscano i carismi e colgano i segni attraverso cui individuare insieme i passi di crescita da compiere”.