Le nuove serie tv americane che (forse) arriveranno sui nostri schermi

Le nuove serie tv americane che (forse) arriveranno sui nostri schermi Le nuove serie tv americane che (forse) arriveranno sui nostri schermi

Oggi ci siano quasi dimenticati della tv generalista che, fino a un decennio fa, era un calderone di novità per gli amanti dell’intrattenimento. Rispetto all’Italia, in America lo streaming cammina di pari passo con la tv free. Qui ci sono tre serie tv molto interessanti e inedite nel nostro Paese che, si spera, possano arrivare molto presto sui nostri canali on web.

Il mondo delle serie tv come lo era un tempo non esiste più. La golden age è finita. Ora sono (veramente) poche le produzioni straniere che meritano di essere viste e apprezzate nel nostro Paese. In un periodo in cui, grazie alle piattaforme streaming a pagamento, anche la serialità si è fatta “mordi e fuggi”, si stenta a capire quale sia il vero show televisivo che possa essere degno del nome che porta. Tra i vari colossi che sono presenti in Italia, in catalogo ci sono serie tv che meritano ma, alcune di esse, vengono fagocitate da un’offerta ossessiva e si perdono in un mare già affollato. Prima, il mercato era totalmente diverso e, oggi, quasi si rimpiange quella fruizione episodica e settimanale che proponeva la tv fino a qualche anno fa. In America, le due anime hanno trovato il modo di convivere. Infatti, se da una parte ci sono i canali in streaming con tutte le loro novità, la tv gratuita riesce ancora a sopravvivere anche se i suoi strumenti sono cambiati rispetto al passato. E anche la tv via cavo – che si fa sempre più telematica – riesce a stare a galla. Questo perché, i grandi network televisivi continuano a investire sulla loro stessa tradizione. In quest’ottica ci sono diverse produzioni che hanno trovato spazio nella tv a stelle e strisce e che meritano di essere viste. Si spera che arrivino presto in Italia. Qui una piccola selezione.

Grosse Point Garden Society

Un po’ drama al femminile, un po’ soap-opera, un po’ mystery: la miscela di questa serie tv è esplosiva. Nulla di nuovo e di originale all’orizzonte – oramai è impossibile trovare un argomento che non sia stato già affrontato – eppure al netto di qualche sbavatura, Grosse Point Garden Society è una serie esaltante e che intrattiene con gusto. Al centro della narrazione ci sono 4 personaggi – tre donne e un uomo – che sono membri di un club di giardinaggio in un sobborgo americano. Hanno una vita caotica e diversi problemi da affrontare fino sa quando, causa forza maggiore, diventano complici di un omicidio. Pur di sfuggire alle autorità decidono di occultare il cadavere (che nei primi 4 episodi il pubblico ancora non conosce l’identità) senza sapere che questa scelta si rifletterà sulle loro vite. Al timone c’è una delle produttrici di Grey’s Anatomy che in passato ha realizzato anche Good Girls, serie dai toni molto similari ma dal destino infelice. Si spera che questa matricola possa avere più spazio dato che, nel suo mix di generi, è un prodotto accattivante e ben fatto.

The Pitt

Negli States c’è una grande tradizione quando si parla di medical drama. Da Chicago Hope a ER, medici in prima linea fino al longevo Grey’s Anatomy: sono tante le serie tv che affrontano l’argomento. E, di recente, per la tv via cavo (e anche in streaming) di MAX (ex HBO) è andato in onda The Pitt. Nasce come un dramma medico puro, senza i suoi meccanismi da soap-opera, e che segna in tv il ritorno di Noah Wyle che, per anni, è stato il protagonista di ER. La serie racconta di un turno di 15 ore in un ospedale di Pittsburgh, e ogni episodio, racconta una singola ora di quel turno di lavoro tra emergenze mediche e molto altro. Di così grande successo che lo show è stato già confermato per una seconda stagione. Si pensa che nel 2026 possa arrivare in Italia con l’inaugurazione di una nuova piattaforma streaming.  Attorno a The Pitt ci sono state molte controversie. È stato portato in tribunale dagli eredi di Michael Crichton (creatore di ER) affermando che The Pitt fosse un sequel della serie anni ’90 e che nessuno aveva avuto i crediti nei titoli di testa. Ovviamente le accuse sono state rispedite al mittente.

DOC

Prima c’era la serie tv italiana di Rai 1 con Luca Argentero che è diventata un vero e proprio fenomeno di costume, poi i diritti sono stati venduti in America che ne ha realizzato un remake. Il primo episodio è stato trasmesso su FOX a febbraio e il successo è stato immediato, sia live che nelle repliche nei giorni successivi tanto è vero che è arrivato già il rinnovo per una seconda stagione (che con probabilità arriverà in America a fine del 2025). La storia è più o meno la stessa. Cambiano solo alcuni meccanismi e personaggi ma l’essenza di DOC è quella. Ambientata a Minneapolis, la dottoressa Amy Larsen ha perso la memoria (gli ultimi 8 anni) dopo un incidente d’auto. Torna a lavorare ma non è facile rimettere insieme i pezzi della sua stessa vita. Con probabilità, la serie debutterà a maggio e in prima serata su Rai 1.