Il dibattito sullo Ius Scholae riaccende le tensioni all’interno della maggioranza di governo, con la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni che interviene per richiamare all’ordine, in particolare Forza Italia.
Le dichiarazioni della premier sono chiare e dirette: la riforma della cittadinanza basata sul percorso scolastico “non è nel programma” del governo di centrodestra, e l’esecutivo dovrebbe piuttosto focalizzarsi sulle “priorità” condivise.
Il tema dello Ius Scholae, che prevede l’acquisizione della cittadinanza italiana per i minori stranieri nati in Italia o arrivati entro i 12 anni e che abbiano completato un ciclo di studi di almeno cinque anni, è da tempo un punto di frizione tra le diverse anime della coalizione. Mentre Fratelli d’Italia e Lega si sono sempre mostrati contrari a qualsiasi forma di Ius Soli o Ius Scholae, posizioni più aperte sono emerse in passato da alcuni esponenti di Forza Italia.
Le parole di Meloni arrivano in un momento in cui, pur non essendo formalmente all’ordine del giorno dei lavori parlamentari, il tema continua a riemergere nel dibattito pubblico e politico. Il richiamo della premier è un segnale forte volto a ribadire la linea del governo: la priorità è data all’attuazione del programma elettorale su cui la coalizione ha ricevuto il mandato dagli elettori.
“Dobbiamo concentrarci sulle nostre priorità,” ha affermato Meloni, sottolineando l’importanza di procedere spediti sulle riforme e sulle misure economiche e sociali che costituiscono il cuore dell’agenda governativa. Questo implica un’invito a evitare deviazioni su temi non concordati e potenzialmente divisivi, che potrebbero rallentare l’azione dell’esecutivo e minare la coesione interna.
La posizione di Giorgia Meloni è coerente con la storica linea di Fratelli d’Italia, che ha sempre sostenuto un approccio alla cittadinanza basato sullo Ius Sanguinis, ovvero sulla discendenza dai genitori italiani. Il richiamo a Forza Italia, dunque, non è solo una riaffermazione programmatica, ma anche un tentativo di serrare i ranghi e mantenere l’unità della maggioranza di fronte alle sfide che attendono il Paese.
Resta da vedere come verrà recepita questa direttiva all’interno di Forza Italia e se il dibattito sullo Ius Scholae si quieterà, almeno per ora, all’interno della maggioranza. Invero, sarebbe importante approfondire e arrivare ad un accordo perché è un tema che merita attenzione.
