Borsa: Milano (-2%) scivola con l’Europa, forte nervosismo sui listini



Giù Madrid, pesanti anche Parigi, Francoforte e Amsterdam.



Giornata di forti vendite per le Borse europee, che chiudono la seduta odierna in territorio decisamente negativo. Piazza Affari si allinea al sentiment ribassista del Vecchio Continente, registrando una flessione significativa che sfiora il -2% (il FTSE MIB si attesta intorno a -1,9% / -2,2% a seconda degli orari rilevati), penalizzata in particolare dal comparto bancario e da alcuni titoli blue chip. La Borsa italiana ha vissuto un andamento che riflette le pressioni globali.

Le pressioni ribassiste non hanno risparmiato nessuna delle principali piazze finanziarie europee. L’indice di Madrid ha segnato un calo, mentre le perdite sono risultate particolarmente pesanti anche a Parigi, Francoforte e Amsterdam, a testimonianza di un generale e diffuso nervosismo tra gli investitori. Anche la Borsa di Madrid ha risentito delle condizioni economiche attuali.

Gli operatori sembrano reagire a una combinazione di fattori, che includono:
Revisioni al ribasso delle stime economiche: L’annuncio di previsioni economiche meno rosee, come la revisione al ribasso delle stime del PIL italiano per l’anno prossimo da parte della Commissione Europea (rilevata nella giornata precedente), alimenta i timori di un rallentamento economico in tutta la Borsa.

Pressioni settoriali: A Milano, in particolare, il settore bancario è finito sotto tiro, con diversi istituti che hanno registrato perdite significative. Forti vendite sono state osservate anche su nomi di rilievo come Stellantis e Telecom Italia (TIM).

Timori inflazionistici e banche centrali: Nonostante l’inflazione in Italia sia in rallentamento (come l’indice dei prezzi al consumo finale di ottobre 2025), le incertezze sulla futura politica monetaria delle banche centrali continuano a generare cautela sui mercati. La Borsa osserva tutto attentamente per evitare ulteriori flessioni.

L’indice principale di Milano, il FTSE MIB, ha visto i ribassi concentrarsi su titoli ad alta capitalizzazione.

Tra le performance peggiori si segnalano le flessioni di:
Settore Bancario: Titoli come Banca MPS, Intesa Sanpaolo e UniCredit sono stati tra i più colpiti, con cali superiori al 2,5%.

Industriali/Automotive: Stellantis e Ferrari hanno registrato forti ribassi.
In controtendenza, pochi i titoli in grado di chiudere in positivo, come Leonardo e Hera, che hanno mostrato una certa resilienza.

Il contesto generale rimane dominato dalla prudenza, con gli investitori che monitorano attentamente i prossimi dati macroeconomici e le mosse delle istituzioni finanziarie globali. La Borsa è osservata con attenzione dagli analisti.