Come accade ogni anno, il ritorno in classe in Italia avverrà in maniera scaglionata nelle 20 regioni. Ad aprire i battenti sarà l’Alto Adige dove già il 6 settembre suonerà la campanella, mentre le scuole in Puglia e Basilicata saranno le ultime a riaprire il 20 settembre. Quest’anno la scuola dovrà confrontarsi con le tante incognite legate all’uso del Green Pass, già oggetto di dibattiti accesi nell’opinione pubblica. Un obbligo che riguarderà gli insegnanti e il personale scolastico per accedere ai locali della scuola. Le nuove regole entrate in vigore dal 1° settembre si applicano anche a tutti i passeggeri dei trasporti pubblici a lunga percorrenza e sui voli nazionali. La certificazione verde viene rilasciata soltanto a coloro che sono vaccinati almeno con una dose, a coloro che sono guariti dalla malattia oppure a coloro che si sono sottoposti a tampone pcr da non più di 48 ore e che sono risultati negativi.
I dipendenti non vaccinati possono quindi accedere agli edifici scolastici, ma dovranno sottoporsi a proprie spese a un test Covid somministrato in farmacia ogni 48 ore. Un giro di vite che il governo ha voluto attuare per frenare i contagi ma che rischia di assumere i contorni di un vero e proprio atto discriminatorio nei confronti del personale scolastico che non vuole sottoporsi ai sieri sperimentali anti-Covid. Al momento, secondo quanto riferito dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, i dipendenti della scuola che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino sono il 90%.
Una nuova “super app” consentirà ai dirigenti scolastici e al personale amministrativo di attuare un processo di verifica automatizzato che consentirà di effettuare le verifiche sulla regolarità del Green Pass. Il personale che non potrà presentare la certificazione verde per un periodo di cinque giorni sarà sospeso dal proprio ruolo e perfino dallo stipendio. Una misura estrema e senza precedenti che rischia di creare nuovi malumori e di aprire un ampio contenzioso giuridico per via dei tanti ricorsi già preannunciati dai docenti sprovvisti di Green Pass.
Molte delle misure di sicurezza in vigore nell’anno passato, saranno valide anche per l’anno scolastico che sta per iniziare. Quindi si proseguirà con l’obbligo dell’uso delle mascherine per tutti i maggiori di sei anni, orari di ingresso e uscita scaglionati e regole di quarantena per le classi con casi positivi. Prevista anche la possibilità di un ritorno alla Dad per le classi o gli istituti sottoposti a quarantena.
Le scuole avranno anche zone di ingresso e uscita designate separate e solo un genitore potrà accompagnare il proprio figlio direttamente fuori dall’edificio scolastico per la consegna e il ritiro. Gli istituti potranno anche decidere di misurare la temperatura di docenti e alunni prima dell’ingresso nelle aule.