Tanti italiani stanno “tremando” in vista dell’arrivo di ottobre quando il prezzo dell’elettricità potrebbe raggiungere costi esorbitanti aumentando anche del 40% nei prossimi tre mesi. L’Italia è un paese noto anche per l’eccessiva pressione fiscale che grava non solo sulle aziende ma anche sui privati cittadini. Un’ulteriore mazzata anche dai consumi energetici potrebbe davvero rappresentare un salasso insostenibile per molte famiglie che già annaspano e fanno fatica ad arrivare a fine mese.
Soprattutto al sud lo stipendio medio è di poco oltre i 1.000 euro. Per questo motivo, mantenere una famiglia è davvero un’impresa titanica fra affitti, costi fissi e costo della spesa che negli ultimi tempi è aumentato in maniera considerevole. Ecco perchè i governi di tutta Europa temono in maniera particolare l’aumento dei costi del gas e dell’elettricità. Anche il governo italiano, come tanti altri governi europei, stanno stanziando diversi miliardi di euro al fine di proteggere le famiglie ma anche le piccole imprese, neutralizzando in parte l’aumento dei costi.
Già lo scorso 23 settembre, il presidente del consigli Mario Draghi, ha annunciato un nuovo intervento che prevede lo stanziamento di 3 miliardi di euro per ridurre l’impatto dell’aumento dei prezzi dell’energia, volto ad aiutare le famiglie più povere e le piccole imprese a pagare le bollette. Un piano tanto imponente quanto insufficiente per venire incontro a 3 milioni di famiglie che potrebbero subire un danno non indifferente dall’incremento del costo dell’energia.
Attraverso queste misure verrà bloccato il costo delle bollette del gas e dell’elettricità per un massimo di 3 milioni di famiglie. Verranno anche ridotti gli oneri fissi per tutte le famiglie e per tantissime piccole imprese mentre l’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto sul gas naturale scenderà dal 22% al 5% nel quarto trimestre. Un aiuto non indifferente che rappresenta un passo importante anche se non decisivo. Soprattutto se non verrà mantenuto anche per i quadrimestri successivi.
Intervenendo nel corso della confederazione delle imprese, Draghi ha parlato di un provvedimento dal “forte valore sociale”. Secondo l’attuale premier italiano, sarebbe già stato stanziato 1 miliardo di euro per intervenire direttamente nel mercato dell’energia al fine di ridurre i prezzi al consumo. L’eccessiva dipendenza italiana dal mercato estero in tema di fabbisogno energetico rappresenta il tallone d’Achille del nostro paese. Una spina nel fianco che potrebbe costarci parecchi euro. Per coprire due terzi del nostro fabbisogno di gas, l’Italia importa energia dall’esterno, mentre più della metà del consumo energetico residenziale del Paese dipende da energia importata. L’aumento del prezzo del gas significherà bollette più salate. Solo ad agosto l’inflazione per il costo dell’energia ha toccato quota 20%, un tasso che non si registrava da 40 anni a questa parte.


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