Arzano (Na). La camorra alza il tiro ed ha minacciato di morte il comandante dei caschi bianchi Biagio Chiariello. Questa mattina, nel parco auto della polizia Municipale, è stato affisso un manifesto funebre con dei fiori, con sopra raggigurato il volto del comandante, un vero e proprio necrologio che recitava: “Il 10 marzo è deceduto il Signor Biagio Chiariello – ancora – colonnello qui siamo ad Arzano no a Frattamaggiore qui ad Arzano casino non ci piace”. A parte lo sciagurato uso della lingua italiana, ad Arzano il clima è rovente, non solo per i noti fatti cronaca, ma anche perché ad essere minacciato di morte è un servitore dello Stato. L’intimidazione, l’ennesima subita dal colonnello, questa volta è ialina ed esplicita, Chiariello, ad Arzano ha il duro compito di ripristinare la legalità. Nel rione “167” sta conducendo una dura lotta contro l’abusivismo, già in passato questa delicata attività, gli aveva comportato dei problemi con annesse minacce. La nostra testate che da tempo segue le vicende di camorra partite proprio da Arzano e spostatesi nella vicina Frattaminore (faida tra i Monfrecolo ed i Cristiano), ha più volte sollecitato gli organi competenti ad intervenire con repentina solerzia, adesso, dopo il manifesto è giunto il momento di agire, per dimostrare agli attori della criminalità organizzata che lo Stato c’è e soprattutto che tutela e protegge i suoi uomini. Ora più che mai, Chiariello non va lasciato solo, la scorta mediatica si è subito attivata, solidarietà e vicinanza sono state espresse da Don Maurizio Patriciello e dal senatore Sandro Ruotolo, domani, 8 marzo, sit-in dinanzi al comando della polizia Locale, con il Comitato di liberazione dalla camorra dell’Area a nord di Napoli, ma sappiamo che non basta, servono controlli, azioni concrete, attività repressive devono essere messe subito in campo per scoraggiare e debellare il territorio dagli esponenti del malaffare. Sull’accaduto indagano i militari dell’Arma dei carabinieri, che hanno acquisito il manifesto per capirne la provenienza e soprattutto per individuare gli autori. A nome della redazione tutta, solidarietà incondizionata al colonnello Biagio Chiariello.
La nota congiunta del senatore Ruotolo e Don Maurizio Patriciello
Non è una bravata, è una minaccia seria, occorre difendere il comandante Chiariello che in questi mesi, in particolar modo sul versante del rione 167 di Arzano e degli immobili occupati abusivamente da famiglie criminali, si sta molto battendo per il ripristino la legalità. È chiaro che il comandante Chiariello e la polizia municipale di Arzano non devono essere lasciati soli ma messi nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro in sicurezza e con mezzi appropriati. Questa minaccia nasconde altro, oltre ai clan ci potrebbero essere altri mandanti. Con Chiariello la polizia municipale di Arzano ha voltata pagina, non solo lotta alle case occupate e abbattimento dei manufatti abusivi ma controlli sulle licenze edilizie, commerciali, sulle società delle pompe funebri e un contatto diretto e di supporto all’azione della magistratura. Ribadiamo la nostra vicinanza a Chiariello, al suo lavoro di Comandante della polizia municipale di Arzano. Lo Stato aiuti concretamente l’amministrazione comunale affinché ad Arzano vengano cacciati i camorristi ed i loro amici.