Donne ed export. E’ questo il tema della tavola rotonda che si è tenuta l’8 marzo scorso a Roma presso la Sala delle Statue di Palazzo Rospigliosi, che in occasione della Giornata internazionale delle donna ha aperto le sue porte alle manager italiane impegnate ne “La primavera dell’Export”. Il numero delle imprese al femminile che hanno conquistato i mercati internazionali, del resto, è notevolmente cresciuto negli ultimi anni. E numerose sono le esperienze di successo che si possono raccontare. Storie di innovazione, di opportunità ricercate e di voglia di mettersi in gioco.
L’evento, nato dalla collaborazione tra il Forum Italiano dell’Export, l’Associazione Filiera Italia e la 24Ore Business School – Educational Partner, è stato moderato dalla caporedattrice de Il Sole 24 ore Laura La Posta ed è stato introdotto dal Consigliere Delegato Filiera Italia Luigi Scordamaglia, seguito dal Presidente del Forum Italiano dell’Export Lorenzo Zurino e dall’intervento del Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini in collegamento da remoto. Sempre da remoto sono intervenute l’Ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, la Responsabile Nazionale Donne Impresa Coldiretti Floriana Fanizza e la Ceo DonnaFugata José Rallo. In sala, invece, si sono susseguiti gli interventi di Flavia Mazzarella, Presidente BPER Banca, Maria Elena Capitanio, Direttrice del trimestrale francese Le Cahier, Beatrice Just, Vice Presidente Millutensil, Michela Sciurpa, Amministratrice Unica di Sviluppo Umbria e Katia Da Ros, AD Irinox. A conclusione, l’intervento (in una lettera) del Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio e quello del Presidente Nazionale Coldiretti Ettore Prandini.
Tutti hanno messo in luce l’importanza delle imprese rosa all’estero, perché è proprio grazie alle donne ed al loro sfaccettato talento che l’economia del nostro Paese può ripartire dopo gli anni bui della pandemia e nonostante il difficile momento che il mondo sta vivendo a causa della guerra in Ucraina. “Abbiamo voluto organizzare un evento per celebrare il talento delle donne – ha detto il Presidente del Forum Italiano dell’Export, Lorenzo Zurin -, di tutte quelle donne impegnate nel lavoro e soprattutto nel commercio con l’estero, dal momento che il Forum si occupa proprio di questo: aiutare e rendere più fruibile l’export italiano nel mondo. Imprenditrici, presidenti, giornaliste, conosciute in Italia e nel Mondo. È inutile nasconderci dietro a un dito e dire che va tutto bene. Siamo in un momento tragico che colpisce l’Europa ma anche il mondo, e questo incide di conseguenza sul commercio all’estero. A tal proposito – ha aggiunto Zurin -, bisogna puntare sulla diplomazia commerciale, poiché dove c’è business si creano valori: va dunque spinto il commercio internazionale, con l’auspicio di trovarci a ricostruire qualcosa, e lo faremo attraverso il talento femminile. Attraverso le loro capacità e i loro talenti cercheremo di raccontare anche quella che è la resilienza del Made in Italy, perché dovendo oggi parlare nuovamente di ripresa crediamo che questa possa partire proprio dalle donne”.
Durante il suo intervento, invece, l’Ambasciatrice Zappia ha sottolineato che “il 2021 è stato un anno importante per l’export italiano, in particolare nel mercato Usa, dove l’export italiano di beni è cresciuto del 23% rispetto all’anno precedente. Dalla prospettiva americana, l’Italia è vista come un partner affidabile in tutti i settori, anche grazie alla sua forza nel settore food&beverage, legata all’eccellenza dei suoi prodotti, al nostro mix, unico al mondo, di innovazione e tradizione, alla nostra leadership nella promozione di un sistema alimentare più sostenibile; questo trend di ripresa non può però essere pieno se non ha al centro le donne, le quali sono in prima linea nel rilancio dell’economia del nostro Paese e rappresentano un elemento imprescindibile nella promozione del Made in Italy”.
“Oggi – ha affermato il Consigliere Delegato Filiera Italia Luigi Scordamaglia – è fondamentale sottolineare il ruolo che le donne hanno nel nostro settore e nelle esportazioni agroalimentari. Ricordiamo che nell’industria alimentare oltre il 35% di aziende guidate da donne sono anche quelle che innovano di più e con la maggiore capacità di sposare innovazione e tradizione. Oggi è un momento di riflessione non solo sui dati straordinariamente positivi dello scorso anno, in cui abbiamo superato i 52 miliardi euro di export, ma su concetti nuovi. Per la prima volta – ha aggiunto Scordamaglia – vediamo difficoltà di approvvigionarsi, di far fronte ai costi energetici, tutti fattori che si rifletteranno poi sul nostro export”.
Sarà dunque una primavera sfidante ed incerta, come ha ben sottolineato Flavia Mazzarella, Presidente BPER Banca: “Dall’incontro di oggi – ha detto – sono usciti spunti interessanti che ci fanno guardare al futuro con un po’ di ottimismo. Penso che le donne siano portatrici di una visione diversa e innovativa nelle aziende, e nonostante qualche lieve segnale di miglioramento, i numeri che registrano la presenza femminile ai vertici di banche e società sono ancora bassi; bisogna lavorare tutti i giorni a più livelli, dal basso e nella fase intermedia di crescita professionale, per accelerare il passo. Dobbiamo offrire alle persone, e in particolare alle donne, pari opportunità, senza mai dimenticare temi come la diversity e inclusion, che appartengono al nostro patrimonio culturale”.
A conclusione dell’evento le parole del Ministro degli Affari Esteri Luigi Di Maio, che tramite lettera ha fatto pervenire il suo sostegno all’imprenditoria italiana, all’imprenditoria femminile e al ruolo delle donne in tutti i settori della società assicurando che la tutela e la promozione dei diritti delle donne, l’uguaglianza di genere, l’empowerment femminile, la lotta contro ogni forma di violenza e discriminazione sono priorità dell’azione del suo Ministero.
A chiudere l’incontro il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, che ha sottolineato che “per le imprenditrici donne è stato fatto molto ma si può fare ancora tanto. Oggi – ha ricordato Prandini – un imprenditore su 3 è donna. Con la presenza femminile nell’imprenditoria abbiamo aumentato la capacità di penetrazione sui mercati internazionali. Sotto questo punto di vista è stato fondamentale il ruolo delle donne e lo sarà ancora di più, perché mai come oggi abbiamo l’esigenza di poter aumentare la nostra capacità di esportazione delle nostre eccellenze per dare futuro alle nostre imprese”.