Cardito, Cisl ed ex Lsu ancora in piazza: “Sindaco Cirillo dove sei?”

Cardito (Na). La Cisl Fp Napoli, aveva proclamato per oggi, 15 marzo, lo sciopero dei lavoratori, nello specifico, parte degli ormai ex Lsu ancora non stabilizzati dal Comune di Cardito. Le 67 unità, che da 26 anni vacillano nel precariato assoluto, percependo una diaria di circa 400 euro, sono scese per le strade del paese, imbracciando i loro striscioni, accompagnati dai rappresentanti della Cisl, Maria Uccello e Giuseppe Manfredi, carabinieri e polizia Locale per garantire l’ordine pubblico. Lo stato di agitazione va avanti ormai da tempo, più volte, il segretario generale della Cisl Fp Napoli, Luigi D’Emilio, aveva chiesto incontri di conciliazione con l’amministrazione carditese. Inutile anche il disperato tentativo davanti al Prefetto di Napoli Claudio Palomba, sì, perché il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, lo scorso 25 febbraio, ha preferito non presenziare al tavolo, quest’ultimo proiettato alla rielezione in Città Metropolitana, obiettivo tra l’altro centrato proprio ieri.

Durante la marcia per le strade del paese, proprio il primo cittadino è stato bersagliato, i manifestanti, all’unanimità, una volta giunti dinanzi la casa Comunale, gli hanno urlato: “Cirillo dove sei, accetta il confronto politico, non disertare i tavoli istituzionali.” Probabilmente, la stabilizzazione delle 67 unità, al sindaco non interessa, viste anche le mediazioni organizzate dalla Cisl che purtroppo non hanno sortito l’effetto sperato, l’amministrazione è completamente sorda, non vuole ascoltare il grido disperato di quelle che una volta erano considerate delle risorse, oggi, a distanza di 26 anni, sono delle zavorre. Sono ben 67 famiglie, perché dietro ad ogni ex Lsu vi è una famiglia da mantenere e portare avanti, la risicata spicciolata di 400 euro oltre ad essere mortificante per il lavoratore, è letteralmente esigua, non basta, ecco perché quelli non stabilizzati hanno annunciato che non si fermeranno.

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere di opposizione, l’avvocato Marco Mazza, che ha commentato così: “Le risorse per integrare lo stipendio agli ex Lsu esistono e sono in bilancio. L’amministrazione preferisce spenderle privatizzando il servizio di raccolta differenziata che non solo è più costoso della eventuale integrazione oraria dei nostri lavoratori, ma è anche meno efficiente e ciò determinerà l’aumento dei costi. L’amministrazione Cirillo è sciagurata, in quanto, per un mero capriccio sta facendo pagare costi sociali ed economici all’intera comunità. Io e gli altri consiglieri di minoranza, siamo vicini agli ex Lsu, questa battaglia riguarda tutti, continueremo a portare le istanze in consiglio comunale.”

Questa la nota del segretario generale Fp Napoli Luigi D’Emilio

Così Luigi d’Emilio, segretario generale Fp Napoli: “L’Amministrazione di Cardito ha proseguito per mesi a non rispondere all’appello del sindacato di trovare una soluzione per il disagio in cui si ritrovano i dipendenti e le loro famiglie che sicuramente non possono sopravvivere con uno stipendio al di sotto della soglia di povertà, il Sindaco non si è neppure presentato al tavolo di conciliazione con il Prefetto e tutto è stato rimandato ad un incontro da tenersi entro il 25 febbraio e mai attivato, ‘nascondendosi’ dietro lettere di contestazioni inviate proprio a quegli stessi dipendenti. La Cisl fp di Napoli, perciò, ha proclamato lo sciopero con un corteo il 15 marzo per le strade di Cardito, perché anche i cittadini conoscano lo stato di difficoltà che stanno vivendo i lavoratori e le loro famiglie.  Siamo preoccupati che anche questa volta il Sindaco e la sua Amministrazione continuino a non dare risposte confondendo tavoli tecnici per la sicurezza dei lavoratori con la vertenza per l’integrazione oraria, ma anche che come già è successo si faccia ricadere tutto sui dipendenti con sanzioni disciplinari, perché si sono permessi di chiedere, con azioni legittime, il riconoscimento della dignità e del salario costituzionalmente garantito”. 

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