Approvato il Family act: Nuove misure a sostegno delle famiglie

Il parlamento ha fissato una serie di criteri che deve rispettare il governo nell’emanazione dei Decreti legislativi.

La legge promuove il riordino dei congedi parentali, l’incentivi al lavoro femminile, l’autonomia finanziaria dei giovani, il sostegno e la promozione delle responsabilità familiari.

Il family act passa al Senato. Grazie al 195 voti favorevoli, 10 contrari e 15 astenuti, il provvedimento è stato approvato dopo aver ricevuto il via libera alla camera lo scorso 28 novembre. L’obiettivo della legge è di promuovere la natalità, conciliare il tempo dedicato alla famiglia con il lavoro, sostenere l’occupazione femminile, incentivare le attività educative dei figli e sostenere i giovani nel raggiungimento dell’autonomia finanziaria. I senatori di Fratelli d’Italia si sono astenuti, mentre quelli di Alternativa hanno votato contro.

Dopo l’approvazione del disegno di legge il Governo dovrà adottare, entro i tempi stabiliti dal provvedimento parlamentare, che variano dai 12 ai 24 mesi, i decreti legislativi. Alcune misure della nuova legge potrebbero quindi diventare definitive dopo le prossime elezioni.

Con il family act abbiamo fatto un primo passo a sostegno della genitorialità e della funzione sociale ed educativa delle famiglie, di contrasto alla denatalità per valorizzare la crescita armoniosa e inclusiva dei bambini e dei giovani, sostenendone l’indipendenza e l’autonomia finanziaria, e favorire la conciliazione della vita familiare con il lavoro, in particolare le donne”. Ha scritto Susy Matrisciano, presidente della commissione lavoro e previdenza sociale sulla propria bacheca Facebook. Anche la ministra per le pari opportunità e la famiglia Bonett ha espresso al Tg1 la propria soddisfazione: ”Con l’approvazione definitiva del Family act l’Italia sceglie di attivare una riforma strutturale, integrata, sistemica per le politiche familiari, che mette al centro le nuove generazioni, l’educazione, promuove pari opportunità e dà prospettiva e futuro al paese”.

 Il senatore di Fratelli d’Italia Maffoni ha spiegato in aula le ragioni che hanno spinto il suo partito all’astensione: “Dichiariamo la nostra astensione oggi, non perché contrari alle misure adottate da questo disegno di legge, ma poiché crediamo che si debba fare di più su questo tema: ci aspettavamo più risorse per contrastare un’emorragia di nascite che nel futuro potrebbe avere conseguenze devastanti per la nostra società e per il nostro paese“.

Cosa prevede la legge

Il provvedimento ha impegnato il governo a istituzione di un assegno universale mensile per ogni figlio a carico fino all’età adulta e senza limiti di età per i figli con disabilità. Prevede anche ulteriori misure di sostegno e contributi vincolati per le famiglie con prole con disabilità, patologie fisiche o psichiche invalidanti, disturbi del comportamento alimentare, disturbi specifici dell’apprendimento o con bisogni educativi speciali.

Il disegno di legge ha disposto anche il rafforzamento delle politiche di sostegno alle famiglie per l’istruzione dei figli, per le attività sportive, culturali e per i viaggi d’istruzione. L’incentivazione del lavoro femminile. Il Rafforzamento delle misure in favore delle famiglie meno abbienti per l’acquisto dei libri di testo della scuola primaria e secondaria. Il sostegno per l’acquisto in favore dei figli che frequentano le scuole primarie e secondarie di beni informatici.

I congedi parentali

Il parlamento ha impegnato il Governo a emettere entro 24 mesi i decreti legislativi per il riordino della materia. Il disegno di legge fissa una serie di principi e direttive che l’esecutivo deve rispettare: ai genitori lavoratori vanno riconosciuti una serie di benefici: la possibilità di usufruire dei congedi parentali per i figli fino a quattordici anni. Il riconoscimento di un permesso retribuito, di durata non inferiore a cinque ore nel corso dell’anno, per ciascun figlio, per i colloqui con gli insegnanti e per partecipare attivamente al percorso di crescita dei figli. La possibilità al convivente, al coniuge o a un parente entro il secondo grado, di usufruire dei permessi per le prestazioni specialistiche di tutela della maternità per assistere la donna in gravidanza. Un periodo minimo, non inferiore a due mesi, di congedo parentale non cedibile all’altro genitore per ciascun figlio. Il riconoscimento di misure che favoriscano l’estensione della disciplina relativa ai congedi parentali anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti. L’aumento del periodo di congedo obbligatorio per il padre lavoratore nei primi mesi dalla nascita del figlio.

Le agevolazioni fiscali e i benefici economici dovranno essere calcolati secondo un criterio di progressività basato sull’ISEE e sul numero di figli a carico.

Le misure di incentivazione del lavoro femminile

Il disegno di legge impegna il governo a emettere i decreti per il rafforzamento delle misure di incentivazione e agevolazioni a favore delle imprese per la sostituzione di maternità, per il rientro delle donne al lavoro e per le attività di formazione ad esse destinate.

Assegna infine una quota del fondo di garanzia per le piccole e medie imprese all’avvio delle nuove imprese femminili e al loro sostegno per i primi due anni.

Le misure per l’autonomia finanziaria dei giovani

Il disegno di legge concede al governo 24 mesi di tempo per emettere i decreti per le detrazioni fiscali per le spese documentate sostenute dalle famiglie per il contratto di locazione dei figli iscritti all’università. Per le giovani coppie di età non superiore a 35 anni o per le famiglie con un solo genitore under 35 dà all’esecutivo il compito di prediporre l’adozione di agevolazioni fiscali per l’affitto dell’abitazione principale o per l’acquisto della prima casa. In programma anche aiuti per promuovere l’autonomia abitativa dei figli maggiorenni.

Le misure per il sostegno e la promozione delle responsabilità familiari

In questo ambito io disegno di legge dà al governo un anno per rilasciare i decreti legge per la promozione di attività informative e formative per i genitori con la finalità di favorire la conoscenza di diritti e doveri e quelli inerenti la vita familiare. La norma prevede anche di favorire, nell’ambito delle risorse a disposizione del PNRR, la diffusione di centri di servizi di supporto nelle diverse fasi della vita familiare e di sostegno alle scelte dei genitori, anche attraverso la mediazione familiare. e di integrare tali misure con le competenze dei consultori familiari in materia.

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