Si chiude un’annata straordinaria per l’agrume di Sicilia.
Il Consorzio di tutela e difesa è sempre più impegnato in progetti di coltivazione capaci di risparmiare acqua, bene sempre più prezioso.
C’è una zona della Sicilia sud occidentale celebre per la produzione di un agrume particolarmente pregiato, con un diametro minimo di 70 millimetri, calibro 6 secondo la classificazione europea, resa in succo non inferiore al 40%, acidità compresa tra 0,75 e 1,50. È l’arancia di Ribera, prodotto dop dal 2010 e vanto della provincia di Agrigento.
L’agrume sta conseguendo risultati davvero strepitosi. I dati appena trasmessi dall’ente di certificazione Istituto Zooprofilattico della Sicilia, relativi alla ormai conclusa campagna di commercializzazione 2021-2022, confermano ancora una volta la crescita della produzione di Arancia di Ribera DOP, che ha superato il traguardo della passata stagione con 10.700.000 chili prodotti.
Arancia di Ribera dop, il successo di un modello Made in Italy
Pertanto, con una certa comprensibile euforia, anche questa stagione agrumicola sarà ricordata tra le più positive dal punto di vista qualitativo e quantitativo che portano l’Arancia di Ribera DOP tra i primi prodotti ortofrutticoli certificati a livello nazionale, nonostante le copiose precipitazioni nel periodo autunnale che hanno provocato significativi danni alle strutture, le grandinate registrate, per fortuna solo in alcune contrade, con perdite di prodotto e il successivo blocco dei trasporti per lo sciopero degli autotrasportatori contro il caro – carburanti.
In generale, dunque, possiamo dire che si registra un’ottima performance che indica una crescita di tutto il settore e che continua a determinare un marcato entusiasmo in tutto il territorio di produzione. Tutti i dati rilevati dal servizio di tutela e vigilanza parlano di una produzione dalla qualità eccellente sotto il profilo organolettico ed estetico, con pezzature medio-alte ed un prolungamento della stagione di raccolta fino a tutto aprile, fatto piuttosto inusuale.
La filiera dell’arancia di Ribera DOP rappresenta il comparto produttivo più dinamico e strategico dell’intero territorio di quattordici comuni, con un ulteriore crescita delle superfici adibite e delle produzioni, con un aumento della redditività del comparto, l’incremento di giovani dediti alla coltivazione dell’arancio, la realizzazione di moderni stabilimenti aziendali per la lavorazione delle arance, la crescita degli operatori e dei volumi di vendita di arance on-line e l’aumento degli iscritti e delle produzioni certificate a marchio DOP.
La Ribera dop ed i crescenti tentativi di imitazione
La prova dell’importanza della DOP Ribera è evidenziata, come spesso accade, dall’aumento delle imitazioni e dal numero di frodi verificate dagli organi di controllo. Per tale ragione sono stati ulteriormente potenziati i servizi di vigilanza e controllo, per assicurare i nostri produttori e i consumatori sulla qualità della produzione.
Inoltre con il CNR di Palermo e l’Università di Reggio Calabria è stato avviato un programma di ricerca per la caratterizzazione genetica delle varietà dell’arancia di Ribera DOP per meglio tutelare l’arancia siciliana dalle imitazioni e dalle frodi commerciali, fenomeno purtroppo sempre più diffuso.
L’impegno del consorzio verso la sostenibilità ambientale
“Abbiamo iniziato un percorso, raggiungendo diversi importanti traguardi, – le parole di Giuseppe Pasciuta, presidente del Consorzio di tutela dell’Arancia di Ribera DOP, – ed il nostro impegno prosegue per migliorare ulteriormente la qualità della nostra produzione, che già rappresenta una eccellenza agroalimentare italiana, la crescita dei nostri operatori e produttori, perseguendo, nonostante le tante difficoltà, sulla politica del “fare sistema” e di creare e rafforzare il sistema associazionistico. Siamo partner del Ministero dell’Agricoltura della Tunisia per il Progetto EAUSIRIS, con l’obiettivo di far fronte alla scarsità di acqua e razionalizzarne l’uso, verificare lo stato dell’arte nelle tecniche di raccolta ottimizzate in diverse regioni della Tunisia e della Sicilia. Con il Distretto Agrumi portiamo avanti diversi progetti che coinvolgono direttamente il nostro territorio, quali il progetto delle “Vie della zagara”, il progetto A.C.Q.U.A. e quello per la promozione delle produzioni DOP e IGP degli agrumi di Sicilia”.
Il territorio, i produttori, gli operatori e il Consorzio stanno credendo nell’Arancia di Ribera, perché oggi rappresenta uno dei pochi investimenti produttivi e redditizi.