Secondo fonti Unicef nella zona a nord-ovest della Siria è concentrato più del 70% di violazioni contro minori
Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia: “Guerra non è finita e miete vittime innocenti”
Anche se i media non ne parlano abbastanza, la guerra continua a mietere vittima in Siria.
“I nostri uffici in Medio Oriente ci hanno appena informato che almeno cinque bambini sono stati uccisi e nove feriti a ovest di Idlib, nel nord-ovest della Siria, in un attacco questa mattina presto”. Così il portavoce italiano di Unicef. “La guerra in Siria – prosegue Iacomini – un conflitto che ha distrutto un’intera generazione di bambini e che non è ancora finito”.
Il portavoce spiega come “i bambini nel nord-ovest della Siria – come in tutto il resto del paese, ndr – continuano a pagare il prezzo più pesante delle violenze in corso”. Ce lo ricorda anche Henrietta Fiore, direttore esecutivo Unicef: “La situazione nel nord-ovest del paese è insostenibile, persino per i tristi standard della Siria”.
Una zona, quella a nord-ovest della Siria, che è presa di mira dall’inizio del conflitto. Come ci ricorda il portavoce infatti “nel 2021, il 70% delle gravi violazioni registrate contro bambini in Siria si è verificato nel nord-ovest. Ancora una volta, ricordiamo alle parti in causa che i bambini non devono mai essere presi di mira, non sono un target, e vale per la Siria come per l’Ucraina, ma anche per altri terribili conflitti in corso”.
“Sarebbe ora che i bambini della Siria vivessero dopo 12 anni senza violenza o paura”, conclude Iacomini.