Un’occasione di festa che si trasforma in tragedia: una triste costante di questi giorni, in giro per il mondo, dopo il disastro di Seul, che ha portato via la vita di quasi 200 persone per la calca durante le celebrazioni di Halloween, è ora affiancato da un nuovo e infausto fatto di cronaca. Durante un concerto del cantante congolese Fally Ipupa infatti, hanno perso la vita 11 persone, schiacciate nella calca all’interno dello stato di Kinshasa, la capitale. L’arena, che può contenere circa 80.000 persone, era piena ben oltre la sua massima capienza, con uno dei testimoni che spiega di aver visto persino i corridoi strabordare di spettatori, accorsi per sentire la musica di uno degli artisti più amati del Paese. La ressa era così tremenda che nemmeno il personale accorso per gestire la sicurezza ha potuto fare qualcosa: sono 11 le persone morte per via della calca, fra cui due poliziotti che erano lì per cercare di aiutare le persone in difficoltà. Un disastro di cui si cerca il colpevole, con Daniel Aselo Okito, ministro degli Interni del Paese, che ha puntato il dito contro gli organizzatori, rei di non aver saputo gestire il numero di spettatori che superava di gran lunga la già enorme capienza dell’impianto sportivo, che si chiama (per ironia della sorte) ”Stadio dei Martiri”.
Fally Ipupa, con un messaggio su Facebook, ha voluto esprimere il suo cordoglio per le vittime, in attesa di avere aggiornamenti sull’evoluzione dell’inchiesta: “Cari connazionali, dopo il concerto speravo di mandare un messaggio di gioia per il nostro Paese, che sta attraversando un momento difficile. Purtroppo, nonostante il rispetto delle raccomandazioni sulla sicurezza, un incidente ha rovinato la fine del nostro concerto: pare che la calca per uscire dallo stadio abbia tolto la vita a diverse persone. Sono sconvolto e porgo le mie condoglianze a tutte le famiglie delle vittime, possa Dio confortare i vostri cuori”.