Petrolio: nel trimestre profitto da 42,4 miliardi di dollari per Aramco

Il colosso petrolifero Saudi Aramco ha registrato un profitto di 42,4 miliardi di dollari nel terzo trimestre di quest’anno, sostenuto dall’aumento dei prezzi globali dell’energia che, se hanno riempito le casse del Regno, hanno contribuito ad alimentare l’inflazione in tutto il mondo. Le scelte del Regno in materia di estrazione ed esportazione di greggio hanno alimentato il raffreddamento delle relazioni tra Riyadh e Washington, nel cruciale periodo prima delle elezioni di medio termine dell’8 novembre. La compagnia petrolifera saudita, in una nota agli investitori, ha riferito che il suo barile medio di greggio è stato venduto nel terzo trimestre a 101,70 dollari, in aumento rispetto al prezzo dello stesso periodo dello scorso anno, 72,80 dollari.  Secondo le comunicazioni ufficiali di Saudi Aramco, i risultati del secondo trimestre di quest’anno hanno fatto registrare un profitto di 48,4 miliardi di dollari. I profitti sino a questo periodo dell’anno ammontano a 130,3 miliardi di dollari, rispetto ai 77,6 miliardi di dollari del 2021. ”Sebbene i prezzi globali del greggio durante questo periodo siano stati influenzati dalla continua incertezza economica, la nostra visione a lungo termine è che la domanda di petrolio continuerà a crescere per il resto del decennio, data la necessità mondiale di energia più conveniente e affidabile”, ha detto il ceo di Aramco, Amin H. Nasser. 

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