Emirati: scoperto monastero precedente all’Islam

Un antico monastero cristiano, forse risalente a prima che l’Islam si diffondesse nella penisola arabica, è stato scoperto su un’isola al largo della costa degli Emirati Arabi Uniti. La scoperta, avvenuta sull’isola di Siniyah, getta nuova luce sulla storia del cristianesimo primitivo lungo le rive del Golfo Persico. Si tratta del secondo monastero di questo tipo trovato negli Emirati, risalente a ben 1.400 anni fa. Secondo gli esperti, è probabile che dei due monasteri si sia persa la storia perché i cristiani si sarebbero lentamente convertiti all’Islam, con la diffusione di questa religione nella regione, dove oggi costituiscono una piccola minoranza. Il monastero, come racconta un reportage di Abc, si trova sull’isola di Siniyah, che protegge le paludi di Khor al-Beida a Umm al-Quwain, un emirato a circa 50 chilometri (30 miglia) a nord-est di Dubai, lungo la costa del Golfo Persico. L’isola, il cui nome significa “luci lampeggianti” probabilmente a causa dell’effetto del sole rovente sopra la sua testa, ha una serie di banchi di sabbia su uno dei quali gli archeologi hanno scoperto il monastero. Ricorrendo alla datazione al carbonio eseguita su alcuni oggetti trovati nel perimetro del monastero, gli esperti collocano la sua fondazione tra il 534 e i 656 dopo Cristo (Maometto nacque intorno al 570 e morì nel 632). Le ricerche hanno consentito di individuare i resti di quella che potrebbe essere la chiesa dove i cristiani di riunivano per le loro cerimonie religiose, tra le quali anche i battesimi (gli archeologi hanno trovato i resti di quella che potrebbe essere stata una fonte battesimale). Scoperti anche quello che, secondo gli esperti,  potrebbe essere stato un forno, forse usato per preparare le ostie o il pane distribuito durante le preghiere. Accanto all’edificio principale ne è stato trovato un altro, composto da quattro stanze, che, per la sua prossimità alla chiesa, era forse l’abitazione di un religioso.                                                                                                                                                                                    L’isola di Siniyah fa parte dei possedimenti della famiglia regnante e da tempo rientra nei progetti delle campagne di scavo, mirate a fare ”scoprire” la Storia di un Paese cresciuto rapidamente in età moderna. Secondo gli storici, le prime chiese e monasteri si estendevano lungo il Golfo Persico fino alle coste dell’attuale Oman e fino all’India. Gli archeologi hanno trovato altre chiese e monasteri simili in Bahrain, Iraq, Iran, Kuwait e Arabia Saudita.
All’inizio degli anni ’90, gli archeologi hanno scoperto il primo monastero cristiano negli Emirati Arabi Uniti, sull’isola di Sir Bani Yas, oggi riserva naturale e sede di hotel di lusso al largo della costa di Abu Dhabi, vicino al confine saudita. 

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