Il governo nigeriano valuta possibili azioni nei confronti di Twitter

L’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk continua ad avere una risonanza mediatica che va ben oltre una normale operazione finanziaria, dato il peso che la piattaforma di social network ha a livello globale. La gestione del patron di Tesla in questi primi giorni appare molto confusa e la preoccupazione da parte delle istituzioni inizia a montare. L’ultimo allarme arriva dalla Nigeria.

Il Governo nigeriano ha infatti reso noto, tramite l’agenzia di stampa nazionale, di stare monitorando con grande attenzione la situazione legata al social network. In Nigeria, Twitter ha dovuto superare diverse controversie: a metà del 2021, il governo aveva bloccato il social dopo diverse accuse rivolte alla piattaforma di parteggiare per la fazione dei secessionisti. Il ban era stato sollevato a gennaio, dopo che Twitter aveva concordato la registrazione nel Paese, operazione che obbligava il pagamento delle tasse locali.  Ora la Nigeria torna a mettere nel mirino Twitter, dopo aver comunque specificato i buoni rapporti avuti con i rappresentanti di altre piattaforme come Google, Facebook o YouTube.

La dichiarazione è affidata alle parole del ministro della Comunicazione Lai Mohammed, che sono molto chiare sia per toni che per intenzioni: “Stiamo monitorando con attenzione l’evoluzione relativa a Twitter: non abbiamo mai voluto bandire nessuna piattaforma di social media o qualsiasi veicolo per la libertà di espressione, assolutamente. Ma allo stesso tempo non abbiamo alcuna intenzione di stare con le mani in mano e di permettere a una piattaforma di social media di far sprofondare il nostro Paese in una crisi”.

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