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Figuraccia di Musk: già riattivati gli account dei giornalisti sospesi poche ore fa

E’ durata solo poche ore la sospensione degli account Twitter di alcuni giornalisti non graditi a Elon Musk, che aveva...

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E’ durata solo poche ore la sospensione degli account Twitter di alcuni giornalisti non graditi a Elon Musk, che aveva scatenato una valanga di reazioni contrarie alla decisione del nuovo proprietario della piattaforma. “La gente ha parlato”, ha twittato Elon Musk, riferendosi al sondaggio che ha lanciato sulla piattaforma sull’opportunità di ripristinare gli account, che erano stati interrotti senza preavviso.          L’ukase del patron di Tesla aveva colpito gli account di  Ryan Mac del New York Times, di Donie O’Sullivan della CNN, di Drew Harwell del Washington Post, di Matt Binder di Mashable, di Micah Lee di The Intercept, di Steve Herman di Voice of America e dei giornalisti indipendenti Aaron Rupar, Keith Olbermann e Tony Webster.                                                                                                                    Musk  aveva detto che le sospensioni sarebbero durate sette giorni, contestando il fatto che i giornalisti avevano dato informazioni, in tempo reale, sui suoi spostamenti. Cosa che, ha commentato, mette in pericolo la sicurezza dell’industriale e la sua famiglia. Molti dei giornalisti sospesi avevano scritto della nuova politicy e della motivazione di Musk per imporla, che riguardava le sue accuse su un incidente di stalking che, ha detto, ha colpito la sua famiglia martedì notte a Los Angeles. In particolare, Musk ha twittato che l’autovettura su cui si trovava uno dei suoi figli è stata seguita e bloccata da un automobilista che è anche salito sul cofano del veicolo. Sull’episodio, comunque, ha riferito il dipartimento di polizia di Los Angeles, non c’è alcun rapporto o denuncia. Musk ha dichiarato: “Qualsiasi account che dia in tempo reale le informazioni sulla posizione di chiunque verrà sospeso, poiché si tratta di una violazione della sicurezza fisica. Ciò include la pubblicazione di collegamenti a siti con informazioni sulla posizione in tempo reale”. Gli account dei giornalisti che sono stati sospesi, tuttavia, non hanno twittato sulla posizione in tempo reale dell’auto in cui Musk ha detto che si trovava suo figlio. Le sospensioni di giovedì sono state aspramente criticate dagli esperti di libertà di parola. Musk aveva promesso di gestire Twitter come un assoluto paladino della libertà di parola. Da quando ha preso il controllo della piattaforma, ha ripristinato  gli account associati al movimento QAnon e ad altri gruppi di estrema destra,  ma ne ha banditi altri. Ha anche rimosso gli account di chi critica critici  le sue politiche di gestione di Twitter. 

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