Sir James Dyson é un nome importante, non solo il Gran Bretagna, e la sua è una voce molto ascoltata. Quindi, quando prende una posizione non in linea con il pensiero generale, crea sempre un dibattito. Come appare scontato anche oggi, dopo che, in un intervento sul Daily Telegraph, il fondatore dell’azienda nota in tutto il mondo per le sue geniali intuizioni tecnologiche ha accusato il governo di avere un approccio “stupido” e “miope” all’economia e agli affari nel Regno Unito. Al gabinetto di Rishi Sunak, Dyson ha chiesto di “incentivare l’innovazione privata e dimostrare la sua ambizione di crescita”.
Importante sostenitore della Brexit con una fortuna del valore di 23 miliardi di sterline (secondo la Sunday Times Rich List), Sir James Dyson ha affermato che il governo ritiene di poter “imporre tasse su tasse alle società nella convinzione che penalizzare il settore privato sia una vittoria gratuita alle urne. Questo è tanto miope quanto stupido. Nell’economia globale, le aziende sceglieranno semplicemente di trasferire posti di lavoro e investire altrove”.
I commenti dell’industriale arrivano dopo che il governo ha annunciato in autunno aumenti delle tasse per un valore di 25 miliardi di sterline nel tentativo di pareggiare i conti e ripristinare la credibilità delle finanze del Regno Unito dopo il breve e controverso piano del ‘tandem’ composto dall’ex premier Liz Truss e dall’ex cancelliere dello scacchiere Kwasi Kwarteng. Nel suo commento, Dyson ha ribadito la preoccupazione per le politiche di lavoro da casa dopo l’apice della pandemia di Covid, dicendo che il governo “non ha ancora ordinato” ai lavoratori di tornare al posto di lavoro dopo aver “ordinato loro di rimanere a casa. Questo ha gravemente danneggiato l’etica del lavoro del Paese”. Dyson ha anche sostenuto che “nessun peso” è stato dato “all’importanza della collaborazione faccia a faccia, della cultura condivisa, della salute mentale, della produttività e della produzione, o della formazione di nuovi e giovani dipendenti”.
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