“Famiglia travolta da un’auto in corsa: Oggi udienza di convalida per la 32enne alla guida”Arresto per omicidio stradale plurimo della turista tedesca. Indagini in corso sulle cause dell’incidente e supporto per la famiglia delle vittime.

In corso, dal Carcere di Belluno, l’udienza di convalida davanti al GIP per Angelika Hutter, 32 anni, accusata di omicidio stradale plurimo per la tragica morte di tre membri di una famiglia di Favaro Veneto. Marco Antoniello, 48 anni, suo figlio Mattia di quasi 2 anni e la nonna materna Mariagrazia Zuin, di 65, sono stati travolti e uccisi mentre si trovavano a Santo Stefano di Cadore. L’udienza si svolge tramite collegamento telematico con la presenza del GIP, del difensore d’ufficio Giuseppe Triolo e del Pm Simone Marcon.

Contrariamente a quanto inizialmente riportato, la Hutter non è stata trasferita nel carcere di Belluno per l’interrogatorio di garanzia, ma è rimasta nel carcere veneziano della Giudecca. L’udienza si sta svolgendo con l’ausilio di un interprete dalla prigione di Belluno.

Le indagini dei carabinieri del Reparto Operativo di Belluno proseguono al fine di trovare ulteriori testimoni e acquisire eventuali filmati di telecamere di sorveglianza che potrebbero avere registrato l’incidente. Al momento, è stato recuperato un video da un negozio di alimentari nelle vicinanze dell’accaduto.

Le indagini comprendono anche la perizia sul telefonino dell’indagata per verificare se, durante la guida, stesse utilizzando il telefono o fosse impegnata nella scrittura di un messaggio. Inoltre, verrà effettuato un accertamento tecnico sulla velocità effettiva dell’auto nel tratto di strada in cui si è verificato l’incidente, con il limite di velocità stabilito a 50 km/h. Secondo gli investigatori, l’Audi guidata dalla Hutter viaggiava a una velocità superiore a 70 km/h, senza segni evidenti di frenata. Questo apre diverse ipotesi che vanno dalla distrazione a un gesto volontario, ma sulla motivazione dell’incidente la procura di Belluno non ha rilasciato alcun commento.

La Hutter, attualmente detenuta nel carcere femminile della Giudecca, è stata descritta come una persona “strana” dagli inquirenti. Al momento, poco si sa sui suoi spostamenti in Italia, dato che parla solo tedesco e inglese. Le origini della donna sono Rumene, ma vive in Baviera sin da piccola. Era stata segnalata dalla Questura di Bolzano pochi giorni prima dell’incidente per aver portato con sé un martello in un negozio di elettronica, dove si era scagliata contro un addetto alle vendite. Durante il suo periodo in carcere, la Hutter ripete costantemente una frase in tedesco, “Ich bin in einem Abgrund” (“sono in un baratro”), senza ricordare nulla dell’incidente.

Il paese di Santo Stefano di Cadore vive una giornata di lutto cittadino in seguito a questa tragica vicenda. I funerali delle tre vittime, Marco Antoniello, Mattia e Mariagrazia Zuin, non sono ancora stati fissati, ma si prevede che si terranno questa settimana, previo il consenso della procura. Le salme saranno riportate a Favaro Veneto, il comune di residenza della famiglia.

Dalla Norvegia è partita una raccolta fondi a sostegno di Elena Potente, compagna di Marco Antoniello e madre di Mattia.

Matteo Scarpellino, amico di lunga data di Elena, ha lanciato questa iniziativa per offrire un aiuto economico alla donna in un momento così difficile. L’intento è quello di non lasciare Elena sola e di sostenerla come possibile. La solidarietà nei confronti della famiglia coinvolta in questa tragedia è palpabile, mentre tutti cercano di affrontare l’ingiustizia e la devastazione che ha colpito le loro vite.

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