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“Ustica: Amato Alza la Voce sulla Verità Nascosta – Chiede a Macron di Rompere il Silenzio”

L’ex Primo Ministro Giuliano Amato ha tenuto una conferenza stampa per affrontare le sue recenti dichiarazioni riguardo alla tragica strage...

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L’ex Primo Ministro Giuliano Amato ha tenuto una conferenza stampa per affrontare le sue recenti dichiarazioni riguardo alla tragica strage di Ustica.

L’ex Primo Ministro Giuliano Amato ha tenuto una conferenza stampa per affrontare le sue recenti dichiarazioni riguardo alla tragica strage di Ustica e la controversa tesi del missile francese che avrebbe abbattuto il volo DC9 Itavia. In un incontro con i giornalisti presso la sede della Stampa estera, Amato ha cercato di spiegare il suo punto di vista sul caso, ribadendo la necessità di fare luce su uno dei capitoli più oscuri della storia italiana.

Nelle sue dichiarazioni, Amato ha sottolineato che non sta ritrattando nulla di quanto ha detto precedentemente.

Ha chiarito che nelle sue interviste non ha mai affermato di possedere la verità assoluta su Ustica. Ha piuttosto affermato di presentare l’ipotesi ritenuta più credibile tra quelle avanzate, con l’obiettivo di avvicinarsi alla verità. Ha aggiunto che se il presidente francese, Emmanuel Macron, può dimostrare che l’ipotesi è infondata, lo accetterà; altrimenti, Macron dovrebbe chiedere scusa per quanto accaduto.

Amato ha sottolineato inoltre l’importanza di affrontare la questione della base militare di Solenzara in Corsica, da cui potrebbe essere partito il caccia che ha lanciato il missile contro il DC9, secondo alcune piste investigative. Questa richiesta è rivolta direttamente a Macron, il quale aveva solamente due anni al momento degli eventi.

L’ex Primo Ministro ha anche sollevato domande sulla chiara posizione della NATO in merito alla tragedia di Ustica. Secondo lui, l’organizzazione non ha ancora fornito una risposta completa. Ha dichiarato che la NATO ha collaborato solo in parte, senza negare la presenza di aerei americani, belgi, francesi e inglesi nella zona quella sera, ma ha contestato che si trattasse di un’esercitazione NATO ufficiale. Questo punto solleva ulteriori interrogativi sulla tragedia.

Amato ha enfatizzato che la politica ha ancora un ruolo da svolgere nella ricerca della verità su Ustica. Ha sottolineato che il tempo scorre inesorabilmente, e molti testimoni chiave stanno scomparendo. La ricerca della verità è diventata una corsa contro il tempo.

Da un’altra parte, Amato ha chiarito le motivazioni dietro le sue dichiarazioni recenti. Ha affermato che voleva sfidare il silenzio che circonda il caso di Ustica, cercando di gettare luce su un evento doloroso nella storia italiana. Ha invitato i testimoni reticenti a parlare ora, poiché la generazione che ha vissuto quegli eventi si sta lentamente estinguendo.

Infine, rispondendo alle speculazioni sulla tempistica delle sue dichiarazioni, Amato ha affermato che l’intervista è stata concessa perché è stato chiesto da un giornale. Ha respinto le teorie del complotto politico o delle ambizioni personali, affermando che la verità è molto più semplice: ha sentito l’obbligo di testimoniare alla luce della sua età avanzata e del desiderio di rendere giustizia alle vittime e alle loro famiglie.

L’appello di Amato a Macron per fare chiarezza sul caso di Ustica rappresenta un passo significativo verso la verità e potrebbe anche contribuire a rafforzare i rapporti tra Italia e Francia. La ricerca della verità su questa tragedia continua a essere un obiettivo importante per molti, e ogni passo verso la chiarezza è un passo avanti per la giustizia e per il ricordo delle 81 vittime innocenti. 

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