La vita assume un inedito valore e significato quando viene raccontata.
Attraverso la pratica del jounaling, ossia la scrittura di un diario raccontiamo la nostra vita, i nostri pensieri e riflessioni. Entriamo in un’inedita connessione con parti di noi stessi di cui spesso e volentieri non conoscevamo nemmeno la loro esistenza.
Il racconto di noi stessi prende forma dalla vita, vissuta intensamente attimo dopo attimo. Attraverso il suo racconto infatti diamo forma e concretezza a sensazioni, desideri, emozioni, stati d’animo che si colorano e assumono significato, quello che ci era sfuggito a causa della frenesia dei giorni trascorsi in balia di un tempo spesso percepito come minaccioso e nemico delle buone intenzioni.
Mai esitare a mettere nero su bianco ciò che ci balena per la mente. A volte è liberatorio, altre volte risulta rilassante e terapeutico. È questo un bisogno vitale che si agita dentro la nostra anima e che va assecondato.
Molte sono le persone che si concedono un momento della propria giornata in cui mettersi “a tu per tu” con sé stesse e raccontarsi in un diario. Il diario diventa una sorta di amico, alleato al quale affidare segreti, confessioni, impressioni, pensieri che non riveleremmo a nessuno o semplicemente diventa un amico per sentirci meno soli. È anche un ottimo strumento di crescita personale.
Consigli per tenere un diario
Ecco i miei consigli pratici per potere tenere al meglio un diario:
1. massima attenzione ai dettagli: quando scegliete il vostro diario o quaderno scegliete in libertà il colore e il formato in base alla vostra personalità e gusto personale. Soprattutto nella scelta del formato focalizzate l’attenzione anche sulle vostre esigenze pratiche. Ad esempio se contate di scrivere il diario mentre siete seduti sul treno che ogni giorno vi porta al lavoro, scegliete un formato piccolo, comodo e maneggevole;
2. cominciare gradualmente: ci si può dedicare a questa sana abitudine un po’ alla volta. All’inizio si potrebbe dedicare al proprio diario cinque minuti al giorno per una settimana per poi passare ad una mezz’oretta al giorno. Mano a mano che il tempo passa questa pratica si consoliderà e vi verrà spontaneo sentire l’esigenza di ritagliarvi del tempo in più per essa;
3. massima riservatezza: non fatelo leggere a nessuno. Se sapete che qualcuno leggerà quello che avete scritto difficilmente riuscirete ad essere a autentici, tenderete ad autocensuravi e questo non va assolutamente bene;
4. scrivere di getto: sentitevi liberi di scrivere quello che volete. Date libero sfogo a quello che vi passa per la mente senza freni o inibizioni. Cercate di privilegiare il contenuto senza soffermarvi troppo sulla forma;
5. dare spazio all’introspezione: il diario non deve essere un elenco di fatti della serie “Oggi ho mangiato questo piuttosto che codesto…”. Cercate di focalizzarvi sulla vostra parte introspettiva esprimendo ciò che avviene dentro di voi, ossia riportando quindi le sensazioni, emozioni, stati d’animo di un evento che vi è accaduto. Cominciate ogni giorno il vostro diario con “Oggi mi sento “, non con “Oggi mi è successo”, e vedrete che procedendo così sarà più facile essere sinceri ed introspettivi;
6. rileggere ma non correggere: rileggere a distanza di tempo quello che abbiamo scritto è terapeutico. Serve a conoscersi meglio e ad interiorizzare ciò che ci è accaduto in precedenza. Se qualcosa che avete scritto in passato non vi piace non correggetela né tantomeno cancellatela. Fa parte del proprio vissuto che va accettato e non rimosso. Ciò vi aiuterà a migliorare e crescere;
7. scrivere più diari: è un suggerimento stimolante oltre che creativo. Si potrebbero scrivere diversi diari dedicati ai molteplici ambiti della propria esistenza come università, lavoro, figli, salute, viaggi, progetti.
