Telecomunicazioni troppi operatori nel mercato . “Ci sono attività che danno un ritorno sull’investimento a lungo termine.
Le telecomunicazioni, pur essendo un business infrastrutturale, hanno un processo di libera competizione in virtù di una scelta europea. Negli Stati Uniti ci sono tre operatori, in Europa 120. Questo non permette di avere risorse per investire nelle infrastrutture. Questo paese prima, e l’Europa dopo, ha la necessità di avere una sola infrastruttura di telecomunicazioni, che è quella che verrà fuori, ora con Kkr ma immagino in futuro con il merge con OpenFiber. Posso immaginare per quello che leggo sui giornali: è l’unico modo per dare un ritorno sull’investimento”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, parlando nel corso dell’incontro su tech e media-literacy promosso a Firenze dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, presieduto da Andrea Ceccherini, riferendosi all’accordo con Kkr.
“Noi siamo un’azienda che ha 20 miliardi di debito e con 20 miliardi di debito è difficile stare sul mercato – ha aggiunto Labriola – Risolvere il problema del debito vuol dire in alcuni casi vendere degli asset e recuperare delle opzionalità industriali strategiche per poter competere”.
