NEWS > 19 Giugno
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Migranti: 66 Dispersi in Calabria, 10 Morti a Lampedusa

Due tragedie hanno scosso ancora una volta il Mar Mediterraneo, una sulla rotta orientale e l’altra su quella centrale. Nel...

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Due tragedie hanno scosso ancora una volta il Mar Mediterraneo, una sulla rotta orientale e l’altra su quella centrale.

Nel primo caso, una barca a vela partita dalla Turchia si è ribaltata a circa 120 miglia dalle coste calabresi, in un’area di responsabilità SAR italiana, dopo un’esplosione. Il naufragio ha causato la dispersione di 66 migranti, tra cui almeno 26 bambini. Un mercantile ha soccorso 12 superstiti, trasferiti poi su un’unità della Guardia Costiera italiana e sbarcati a Roccella Ionica. Le ricerche degli altri dispersi proseguono con l’impiego di motovedette e un aereo della Guardia Costiera, supportati da team sanitari del CISOM (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta). Tra i sopravvissuti, alcuni testimoniano che l’imbarcazione era in difficoltà da giorni e viaggiava senza salvagenti.

Nel secondo caso, il veliero Nadir della ONG Resqship ha trainato a Lampedusa un’imbarcazione di legno di otto metri con 10 cadaveri nella stiva. Le vittime, uomini tra i 18 e i 30 anni, sembrano provenire dal Bangladesh o dal Pakistan. Il team della ONG ha salvato 55 migranti, portando il totale delle persone a bordo a 61. L’imbarcazione era partita da Zuwara, in Libia, due giorni prima. Alcuni migranti sono stati trovati privi di sensi a causa dei fumi di benzina, e due di loro sono stati salvati dopo che l’equipaggio ha dovuto aprire il ponte con un’ascia per evitare un ulteriore affondamento.

Le tragedie mettono in evidenza la pericolosità delle rotte migratorie e la necessità di maggiore attenzione da parte delle autorità europee e nazionali. “La tratta turca è stata troppo spesso sottovalutata,” ha dichiarato Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria. “I nostri mari dovrebbero risplendere di vita e di speranza, e non trasformarsi periodicamente in immensi cimiteri.”

Le drammatiche vicende di queste ore riportano alla mente il tragico naufragio di Cutro di poco più di un anno fa, sottolineando l’urgenza di soluzioni concrete e coordinate per affrontare la crisi migratoria nel Mediterraneo.

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